Polemica sui Pacs, i centristi scaricano Marrazzo
La Margherita si smarca e, di fatto, scarica la proposta del presidente del Lazio. «Nessun provvedimento che abbia un qualche riferimento ai Pacs è stato posto in atto. La giunta ha approvato una memoria che prevede l'estensione di diritti a persone legate da vincoli affettivi, come madri o padri separati con figli, o come persone che vivono insieme per sostenersi a vicenda. Per ora stiamo solo parlando di intenzioni e se venisse presentata in consiglio una proposta sui Pacs la Margherita confermerebbe la sua contrarietà», ha affermato il consigliere regionale della Margherita Claudio Moscardelli. La giunta, spiega l'esponente Dl, «ha approvato la delibera che sblocca i contributi a favore della famiglie sulla base della legge regionale vigente e, allo stesso tempo ha finanziato interventi a favore delle chiese per lavori di ristrutturazione ed ha approvato un protocollo d'intesa per sbloccare i fondi a favore degli oratori». Contrario a parlare di Pacs anche l'Udeur. La memoria sulle coppie di fatto approvata dalla Giunta Regionale «è sbagliata nel metodo, e ambigua nel merito», afferma il gruppo dei Popolari-Udeur alla Pisana. «Un argomento di tale portata - afferma il capogruppo regionale Simone Gargano - non previsto dal programma elettorale della coalizione, non può essere ridotto ad una questione da affrontare in giunta, per altro al fuori dell'ordine del giorno, ma merita, sin dalle prime battute, un ampio e approfondito dibattito all'interno della maggioranza». Inoltre, aggiunge l'esponente Udeur, «non ci è piaciuto che la memoria sia stata posta all'esame dell'esecutivo, e approvata, in assenza del nostro Assessore, Regino Brachetti, contrario a ogni cedimento su questo argomento, che è stato quindi escluso da ogni valutazione sulla questione». Insomma, l'ala moderata dell'Unione scarica Marrazzo, che sembra ostaggio delle pressioni dell'ala estrema del centrosinistra. Favorevoli, invece, alle nuove forme di assistenza annunciate dal governatore del Lazio, il Nuovo Psi e una larghissima parte dei Ds. «Sono d'accordo con la decisione del presidente della Regione, Piero Marrazzo, di estendere i benefici previsti dalla legge regionale sulla famiglia anche alle coppie di fatto», afferma il capogruppo regionale del Nuovo Psi, Donato Robilotta. «In questo modo - prosegue Robilotta - si garantiscono giusti diritti a persone unite da vincoli affettivi, senza cancellare la legge regionale sulla famiglia». «Non è né un escamotage né un compromesso. La giunta regionale ha finalmente sanato una ferita prodotta dall'ideologia storaciana», rincara l'assessore regionale alla cultura Giulia Rodano. «L'indirizzo assunto dalla Giunta - afferma Rodano - rende finalmente uguali bambini, anziani, donne e uomini, a prescindere dal tipo di famiglia in cui vivono, sia essa di fatto o riconosciuta giuridicamente». Posizioni decisamente opposte nella CdL. Per l'Udc «è un escamotage per non dichiarare apertamente che hanno intenzione di modificare la legge sulla famiglia». An propone invece un referedum popolare sulle coppie di fatto, mentre per Forza Italia, la proposta di Marrazzo «mina la legge sulla famiglia».