«Ora nelle valli il clima è più disteso»
Sono più distesi dopo essersi confrontati con il Governo. D'altronde al loro ritorno, i cittadini della Val di Susa li stavano aspettando per conoscere l'esito del summit. Il tavolo delle trattative è aperto e per questa ragione la prevista manifestazione del 17 dicembre potrebbe essere annullata. Stamattina ci sarà un'assemblea a cui parteciperanno tutti i sindaci della valle, per discutere quanto emerso nell'incontro di palazzo Chigi e quali saranno le posizioni nei giorni a venire. Grandi aspettative da parte della gente comune che spera nel raggiungimento di un accordo soddisfacente che permetta loro di tornare alla vita normale. Ma stamane potrebbe essere deciso un blocco alla stazione ferroviaria di Oulx. Aiuta alla distensione sapere che la trivella per la galleria di Mompantero arriverà in tarda primavera, che prima di iniziare i lavori, i tecnici di competenza faranno tutti i rilievi e gli accertamenti del caso per rassicurare le popolazioni locali. I più ansiosi di conoscere i risultati dell'incontro di stamane sono sicuramente gli abitanti di Urbiano. Infatti, il paese ha due check-point: uno al cimitero e uno un poco più in alto, dove inizia l'abitato di Urbiano. Qui, da settimane a tutti viene richiesto di esibire la carta d'identità, indipendentemente dal numero di passaggi quotidiani. Una donna del posto racconta: «Quando esco per andare a trovare qualcuno che abita fuori dal paese devo mostrare i documenti. Pensate anche il giorno dei Santi, chi aveva i suoi morti sepolti qui, doveva esibire i documenti per porterli andare a visitare». La gente però adesso è più rilassata. Un signore spiega che dopo gli scontri dell'8 dicembre qualcosa è cambiato: «È come se tutta la rabbia repressa sia uscita quel giorno. Lasciando spazio ad altri sentimenti, che adesso sono di aspettativa». Un altro signore, un pensionato racconta: «Adesso riesco a parlarne, ma per alcuni giorni sono rimasto sotto choc per il blitz di martedì. Era inaspettato ed eravamo, per la maggior parte, persone di sessantanni, pensionati, a fare il presidio notturno. Dormivano nelle tende quando è successo tutto. Non riuscivo a parlarne. Poi, l'esplosione di rabbia dell'altro giorno è servito a scaricare la tensione». In attesa di segnali positivi sono anche i commercianti della valle che sono in apprensione per il loro lavoro. Trattandosi per la maggior parte di attività stagionali l'ansia è tanta, come afferma un albergatore della zona: «Speriamo che sia trovata in fretta una soluzione che soddisfi tutti. Anche perché, dopo aver visto fioccare disdette per il ponte dell'Immacolata, ora puntiamo tutto sul Natale e speriamo che i turisti vengano a trovarci».