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LA LETTERA

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Civitavecchia, la centrale a carbone torna a dividere cittadini e comitati

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Le cronache della Tav ci fanno rivivere anni di battaglie non ancora sopiti: inganni, furbizie, denaro dei contribuenti speso per una bugiarda propaganda, nella quale Il Tempo ha primeggiato. Che ne sa Lei delle morti a Civitavecchia per neoplasie di ogni genere, leucemie, in tutti gli anni decorsi? Non c'è quasi famiglia, qui, che non potrebbe raccontarLe storie dolorose. Sono di pseudo-medici anche le analisi epidemiologiche della Regione Lazio che indicano in questo sito quello in cui la morbilità e la mortalità sono le più alte? Che ne sa Lei dei danni ambientali e sociali in un comprensorio dove si producono, fra Montalto e Civitavecchia, 7000 MW di energia, con l'uso di combustibili fossili inquinanti, quando altrove in giro per l'Italia si battono contro centrali di piccola e media taglia, da 300-600 MW, magari a metano? E chi Glielo assicura, a Lei, che la prossima centrale, che sarà costruita ex novo, inquinerà meno? Naturalmente l'Enel! Ma lo sa Lei che il carbone è il combustibile che contiene un numero di inquinanti superiore ad ogni altro (circa 67, dei quali 36 sicuramente legati al cancro); che la combustione di carbone emette nell'aria particelle ultrasottili, anche di 0,1 micron, che nessun filtro può trattenere, che si insinuano direttamente nei polmoni e nel sangue, che veicolano i metalli pesanti e specialmente mercurio e arsenico... Lo sa Lei che quelle particelle interessano zone anche a 300 km dal luogo di emissione e che Roma ne è direttamente interessata? Sa Lei che la nuova centrale che Le piace tanto emetterà in atmosfera 8 milioni di metri cubi di fumi all'ora (ha letto bene!) contenenti quelle particelle che Lei ignora? Suvvia, Direttore: quando Lei ha iniziato la carriera di giornalista forse non pensava di doversi spendere così per una causa ingiusta. Perché allora lo fa? Non c'è prezzo per la verità! Già una volta l'abbiamo invitata a venire in quel covo di pericolosi terroristi che sono i Comitati dei trecento e passa medici, dei 60 farmacisti, dei trecento e passa insegnanti ecc qui a Civitavecchia. Dia prova di onestà intellettuale, ci proponga un contraddittorio aperto e pubblico al quale Lei potrà invitare i suoi amici di Enel-Produzione e noi porteremo i nostri pericolosi pseudo-medici... Quanto è diversa la storia da come certe volte la raccontate! Mario Dei Giudici un insegnante del Comitato Le Ragioni del NO al carbone

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