Via libera Ue alla fiscalità di vantaggio
Lo ha reso noto un comunicato dell'esecutivo Ue, spiegando che sono stati autorizzati gli incentivi fiscali a favore delle imprese adottati dall'Italia con il decreto-legge competitività. Il regime prevede deduzioni dall'imposta italiana sulle attività produttive regionali (Irap) e dovrebbe favorire nuove assunzioni. La Commissione è giunta alla conclusione che «le eventuali conseguenze negative sugli scambi e sulla concorrenza sono proporzionate e necessarie per raggiungere gli obiettivi del regime». Il commissario responsabile per la Concorrenza, Neelie Kroes, ha osservato che, con l'approvazione di questa misura, è stato «dimostrato una volta di più che gli aiuti di Stato possono svolgere un ruolo attivo nel sostenere la creazione di posti di lavoro, pur evitando indebite distorsioni della concorrenza». Soddisfatto il ministro per lo Sviluppo Gianfranco Miccichè. «L'autorizzazione della Commissione Europea degli incentivi fiscali per le nuove assunzioni è il giusto risultato di una battaglia che abbiamo condotto nell'ultimo anno e che conferma, caso mai ce ne fosse stato bisogno, l'interesse che il governo Berlusconi ha avuto e continua ad avere nei confronti del sud del Paese». «L'autorizzazione di Bruxelles degli incentivi fiscali per le nuove assunzioni è un segnale più che incoraggiante per il nostro Paese. Vuol dire che avevamo ragione» afferma Mario Ferrara, responsabile nazionale delle Politiche di Bilancio di Forza Italia. Il coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi sottolinea che «ora la fiscalità di vantaggio è una realtà. La decisione della Commissione Europea non lascia spazio a nessuna interpretazione faziosa». Le imprese del Mezzogiorno, sostiene Bondi, potranno godere delle indispensabili agevolazioni fiscali per le nuove assunzioni. «Bruxelles, accogliendo le nostre richieste, ha avallato la politica di sviluppo e di crescita che il governo sta portando avanti da 5 anni. Il Sud - conclude - ha adesso un'arma in più per dimostrare quanto vale». «Nel Mezzogiorno, il fattore lavoro incide maggiormente tra i costi complessivi della produzione» afferma il presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro.