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Bce, tassi bassi li alzeremo se necessario

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Ma questo non significa che gli eurobanchieri non possano mettere mano al costo del denaro in qualunque momento, e con aumenti ripetuti, se lo riterranno necessario. L'annotazione giunge, dopo settimane di tensioni fra banchieri centrali e politici di Eurolandia, per bocca del capoeconomista di Francoforte, Otmar Issing e del falco Yves Mersch, governatore della banca centrale del Lussemburgo. «Se c'è bisogno, agiremo e lo faremo in qualsiasi momento», ha dichiarato secco Issing, pur ricordando che al rialzo dei tassi della settimana scorsa «non necessariamente» dovrà seguirne un altro. Mersch ha rimarcato che «vi sono rischi al rialzo per la stabilità dei prezzi». Insomma la Bce non vuole legarsi le mani da sola, nè intende farsele legare dai politici. Lorenzo Bini Smaghi, membro del comitato esecutivo di Francoforte, ha parlato di posizione hike and see, cioè alza i tassi e stai a guardare. Nel Bollettino mensile oltre al mini allarme sui conti pubblici di Eurolandia, la Bce non nasconde che lo scenario congiunturale resta soggetto a «rischi al ribasso» connessi al caro-petrolio, agli squilibri internazionali e al basso livello di fiducia dei consumatori.

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