Statali, arriva l'aumento di 100 euro
Arriva, però, in extremis, con un ritardo di quasi due anni, e prossimo alla scadenza, a fine anno. Sindacati ed Aran, infatti, hanno firmato in via definitiva l'intesa per il rinnovo del biennio economico 2004-2005, sottoscritta ai primi di ottobre. L'aumento previsto è di circa 100 euro in media a regime (90 euro sul salario tabellare e 10 euro sulla produttività), mentre il valore del buono pasto sale da 4,65 a 7 euro. Aumenti, però, che saranno percepiti presumibilmente a contratto già scaduto. Le buste paga di questo mese, infatti, già sono state predisposte per consentire il pagamento della tredicesima. L'obiettivo più volte dichiarato dal ministro della Funzione Pubblica, Mario Baccini, è che gli aumenti a questo punto arrivino al più presto, prima della Befana. L'auspicio è che il ministero dell'Economia faccia il possibile in questo senso, anche attraverso una procedura speciale. Potrebbe trattarsi di una somma ben maggiore della prima tranche dell'aumento, perché ci sarebbero da incassare anche gli arretrati da gennaio del 2004. Conclusa la vicenda contrattuale, almeno per il momento, per la scuola, i ministeri, le aziende, restano ancora al palo importanti categorie come i dipendenti della sanità, di regioni e autonomie Locali e agenzie Fiscali. In tutto circa un milione e mezzo di lavoratori. «La lunga e tormentata vicenda dei contratti scuola, stato e aziende - ha commentato il segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo - è definitivamente conclusa. Finalmente i lavoratori potranno recuperare il potere d'acquisto, si conclude un iter che è durato sin troppo, raggiungendo un risultato solo sul fil di lana. La battaglia prosegue per chiudere tutta la tornata contrattuale del pubblico impiego, assicurando - conclude - analoga soddisfazione anche agli altri comparti». Soddisfatto per la firma dei tre contratti il segretario generale della Fps-Cisl, Rino Tarelli, secondo il quale, tuttavia, «il sindacato non potrà attenuare l'impegno e la mobilitazione».