LOMBARDO (MPA)

Più che chiaro l'avvertimento lanciato ieri dal Movimento per l'autonomia al Cavaliere. Oltre un'ora di colloquio a Palazzo Grazioli, tra Raffaele Lombardo e Silvio Berlusconi nel corso del quale, come ha sottolineato lo stesso ex segretario siciliano dell'Udc, «abbiamo posto dei temi e, visto che c'è una Finanziaria ad un passo dall'essere approvata, abbiamo chiesto che questi diventino parte integrante della manovra. Se così fosse - ha aggiunto Lombardo - la volontà di un accordo si trasformerebbe in atto». Il leader del Mpa punta, soprattutto, sulla fiscalità di vantaggio per le imprese che decidano di investire nel meridione. «Un'operazione a costo zero - ha spiegato - sul modello irlandese, e compenserebbe l'attuale situazione di svantaggio del Mezzogiorno nell'attirare gli investimenti produttivi». E ancora. Lombardo ha sollecitato «un impegno di principio» sulle infrastrutture del Sud, con attenzione in modo particolare all'alta velocità ferroviaria che, in Sicilia, non c'è ancora e in altre aree, invece, è da completare. Berlusconi, secondo quanto ha raccontato ancora Lombardo, si è riservato di approfondire le questioni poste con il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. In ogni caso, l'ex segretario Udc è poco fiducioso su un possibile accordo e lascia intendere di puntare alla cosituzione di un terzo polo assieme alla Dc di Rotondi e, forse, al Nuovo Psi. Nel frattempo detta i tempi: «Se entro la prossima settimana non ci saranno risposte, bisognerà prenderne atto e lo farà il congresso, sede democratica naturale». E che si svolgerà a Bari dal 16 al 18 dicembre.