«In Italia c'è una tendenza alla gerontocrazia»
Lo ha scritto Italo Bocchino, vice presidente dei deputati di An, in un articolo che sarà pubblicato sul quotidiano l'Indipendente. «A dieci anni di distanza, i tories hanno capito che l'unica strada per battere Blair è "copiare" la politica di Blair. Cioè, opporre al new labour il new conservative. Rompere gli schemi». «E l'Italia - si domanda Bocchino -? Il nostro Paese vive una situazione certamente di anomalia. Alle politiche del 2006 si sfideranno per la carica di presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e Romano Prodi. È la seconda competizione tra i due, che hanno concorso, l'uno contro l'altro, per la carica di premier già nel '96. Il leader della Casa delle libertà ha sessantanove anni. Il candidato dell'Unione ne ha sessantasei. Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha ottantacinque anni. Il governatore della Banca centrale Antonio Fazio ne ha quasi settanta. In Italia c'è evidentemente una tendenza diffusa alla gerontocrazia». L'esponente di An conclude affermando: «Sarebbe una prova di maturità della democrazia se fossero i cinquantenni Fini e Casini a contendersi, in ragione dei propri consensi, la leadership della coalizione moderata».