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ANGELILLI (AN)

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«Disposti a fare dei sacrifici se non siamo i soli»

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«La proposta britannica, così come presentata, è assolutamente irricevibile». E siamo a due. Dopo la presidenza lussemburghese, anche quella britannica rischia di non approvare il bilancio. «Per la verità già durante la presidenza lussemburghese il governo italiano si era battuto per arrivare a un accordo. Il fatto di essere uno dei Paesi fondatori della Ue ci dà la responsabilità di batterci per il buon esito di tutte le trattative. Ma ora la situazione rischia di diventare imbarazzante». Lei quindi esclude che si possa arrivare ad un accordo in extremis? «Noi tifiamo per un accordo. Ma credo che siamo stati delle facili cassandre dicendo, fin dall'inizio, che dietro l'infatuazione europeista di Blair si nascondeva la volontà di lasciare le trattative sul bilancio alla prossima presidenza austriaca». Insomma Blair l'ha fatto apposta? «Blair sapeva che la trattativa sarebbe stata lunga e difficile eppura ha presentato una proposta ufficiale quasi fuori tempo massimo. Inoltre si tratta di una proposta irricevibile che taglia il bilancio senza toccare i privilegi inglesi». E ora? «Ora si rischia l'impasse. Da un lato, infatti, la Ue è già bloccata politicamente dopo il fallimento del processo di ratifica della Costituzione Ue. Se si blocca anche il bilancio è la fine». Cosa chiede l'Italia per arrivare ad un accordo? «L'Italia contribuisce alla Ue più di quello che prende. Contribuisce "all'assegno inglese" per oltre il 23% del totale. Noi siamo disponibili a fare dei sacrifici ma non possiamo pagare solo noi». N. I.

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