LUCCA - Il presidente del Senato Marcello Pera ha replicato, da Lucca, alle polemiche di questi giorni ...
«Mi attaccano - ha detto aprendo la campagna elettorale nella sua città - perché disturba che mi trovi in consonanza con qualcuno che sta al di là del Tevere, perché disturbano le mie posizioni sulla procreazione assistita, quelle contro il laicismo deteriore, perché difendo l'identità occidentale, la nostra formazione giudaico-cristiana e liberale». Alla manifestazione, in un albergo cittadino, hanno partecipato anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, quelli all'ambiente Roberto Tortoli e al welfare Grazia Sestini, e il coordinatore regionale del partito Denis Verdini. Pera ha così replicato agli attacchi, alla «campagna di denigrazione» che è stata avviata dopo il cosiddetto caso Fazzi, il sindaco di Lucca, forzista, che è stato sospeso dal partito dopo aver tirato in causa il presidente del Senato sulle trattative per la vendita dell'azienda cittadina del gas, la Gesam, ad Enel gas, accusandolo in Consiglio comunale di interferenze (avrebbe fatto pressione perché avvenisse il passaggio a Enel) che hanno portato il primo cittadino a denunciare Pera alla magistratura. «L'interferenza - ha spiegato Pera - sarebbe stata quella di aver chiesto a Fazzi, per scritto, di capire che cosa stava accadendo con Gesam visto che il partito mi dice che stai agendo autonomamente. Questa sarebbe una interferenza?. Un casuccio locale, un fuocherello, che diventa nazionale solo perché ci sono io in mezzo, ma buono per gli avversari per farlo diventare il caso Pera». E, dopo il caso Gesam, è arrivato il caso Salt. Intercettazioni telefoniche hanno rivelato che Pera avrebbe suggerito il nome di Roberto Bertola, sindaco di Forte dei Marmi, alla presidenza della società. «Mi viene chiesto un parere - ha detto la seconda carica dello Stato - e faccio il nome di Bertola, è bravo, non è solo un medico. È un buon amministratore. Non mi risulta che i presidenti passati della Salt fossero ingegneri; il precedente, Baudone, era sindaco di Sarzana. Se lo ha fatto lui, perché non può farlo il sindaco di Forte dei Marmi? Ho fatto quel nome perchè ci interessava poter avere una persona che potesse portare avanti il piano di sviluppo».