I «piccoli» dell'Ulivo si ribellano a Prodi
A San Martino in Campo, infatti, non ci saranno sicuramente Clemente Mastella, Antonio Di Pietro ed Enrico Boselli. Luciana Sbarbati deciderà domenica, mentre Verdi e Comunisti italiani confermano la loro presenza ma, insieme agli altri, fanno presente a Romano Prodi e all'Ulivo che così proprio non va: non può esistere un doppio binario con Ds e Margherita a farla da padroni, accusano, e tutti gli altri a rincorrere. L'oggetto del contendere è sempre lo stesso: i "piccoli" sono preoccupati per la nuova legge elettorale e si lamentano di non aver avuto risposte dopo che il leader della coalizione e i partiti maggiori avevano assicurato che si sarebbero fatti carico di risolvere i problemi di quelle forze che al Senato, nel 2006, rischiano di non raggiungere la soglia di sbarramento. Gli unici a evitare toni duri sono i socialisti dello Sdi, con il vicepresidente Roberto Villetti che ieri ha spiegato: «Nessun motivo polemico, dobbiamo soltanto definire le procedure per l'ingresso a pieno titolo nell'Unione della Rosa nel pugno». Il seminario di San Martino in Campo, insomma, nasce zoppo. Anche se l'appuntamento, fanno sapere dallo staff di Prodi, resta comunque confermato. Il Professore ieri avrebbe parlato al telefono con tutti i segretari del centrosinistra e i suoi uomini fanno sapere che il problema dei piccoli partiti «è presentissimo e con il tempo e con pazienza si troverà la quadra». Nel frattempo gli assenti non sembrano disposti a cambiare idea, anche se è chiaro, osservano, che se dovesse arrivare un segnale forte dal leader nel fine settimana, allora potrebbero ripensarci.