Risorge Follini: «Con me si cresce»
L'ex segretario centrista attacca il Cav: «Con lui la Cdl è diminuita»
Rieccolo. È tornato Marco Follini, che sembrava essere scomparso. Chiamato in causa proprio da Berlusconi («Ho realizzato il programma nonostante Follini e compagnia bella»), l'ex segretario dell'Udc non si è lasciato sfuggire l'occasione di attaccare il premier: con lui la Cdl ha perso voti. Aggiungendo anche: «Questi sono i fatti il resto, mi permetto di dire, è teatrino». E se il Cavaliere ha annunciato che è pronto a firmare un nuovo contratto con gli italiani, Follini ha risposto: «Mi pare che un contratto basti». Quindi ha toccato gli argomenti affrontati dal presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini: «Se c'è l'illusionismo, credo ci sia anche qualche illusionista. Ne vedo in circolazione più di uno, da una parte e dall'altra. Speriamo - ha aggiunto Follini - di non precipitare nel delusionismo, che rischia di essere la fase successiva». «Credo che oggi la parola che conta sia quella degli elettori - ha spiegato ancora -. Comincia una campagna elettorale, affidiamo a loro un giudizio sugli uomini e sulle cose». In questo caso il riferimento era alle dichiarazioni di Berlusconi il quale a Barcellona aveva affermato di non temere un eventuale allineamento di Pierferdinando Casini alla linea sostenuta nei mesi scorsi da Follini. E chi non avesse ancora chiaro che cosa pensa l'ex leader dei centristi, egli stesso ha detto più chiaramente: «Berlusconi? Non è il leader che sogno io». Infine, l'ex segretario dell'Udc ha stuzzicato proprio Casini: «Apprezzo la sfida a Berlusconi. Come tutte le sfide, è ovvio, va portata fino in fondo. Evocare una sfida e poi edulcorarla sarebbe poco comprensibile». Subito dopo è partita una serie di reazioni da parte di Forza Italia. Il primo a commentare è stato il vicecoordinatore degli azzurri Fabrizio Cicchitto: «A questo punto Follini è imbarazzante. Sembra che giochi soltanto a perdere, riprendendo, sia pure da una posizione diversa, un tormentone che abbiamo già conosciuto». Caustico il vicepresidente dei senatori di Forza Italia, Lucio Malan: «L'ex segretario Follini ha una distorta visione della realtà. Soprattutto di quella che riguarda il numero dei consensi elettorali della sua forza politica. Non vedo in giro nel centrodestra alcun illusionista. Mi sembra però di poter dire che c'è in circolazione almeno un illuso». Per Francesco Giro, responsabile dei rapporti con il mondo cattolico, «le dichiarazioni di Follini le giudicheremmo esilaranti se non fossero un concentrato formidabile di ingratitudine politica verso la persona di Silvio Berlusconi». «È un fatto incomprensibile - ha aggiunto Giro - che ci addolora e che addolora per primo il presidente del Consiglio, il quale non può dimenticare di avere avuto Marco Follini al suo fianco, come vicepremier a palazzo Chigi». Ma nel centrodestra si apre nel frattempo un nuovo capitolo. Silvio Berlusconi, con una nota ufficiale, ha affermato: «Rispondo all'appello dell'onorevole Rotondi ribadendo che lui e la Dc non solo sono compatibili con la Casa delle Libertà ma anzi, per quanto riguarda Forza Italia, ne fanno già parte. Questo movimento infatti rafforza la componente democratica e cristiana all'interno della nostra coalizione e la rafforza nei confronti della sinistra». L'appello era stato lanciato appena domenica scorsa dal segretario della Dc. In quella occasione Rotondi aveva lanciato un appello «ai tradizionali alleati della Dc di matrice laica e socialista» per formare insieme una lista alle elezioni politiche. «Questa - aveva affermato Rotondi in una dichiarazione - è la scelta della Dc. Ringraziamo Casini dell'invito a entrare nelle liste dell'Udc e il presidente del Consiglio Berlusconi che ci ha detto di unirci a Casini. La scelta della Dc è di presentare la propria lista con gli alleati che lo vorranno. A Berlusconi e Casini chiediamo solo di rispondere entro venerdì se questo contributo è compatibile o meno con la Cdl. Ce lo dicano entro venerdì, assicuro che in ogni caso passeremo un sereno fine settimana