Il Prof blinda Parisi: «Non cadranno teste»
Ora il solco che separa gli ulivisti dalla maggioranza del partito si fa più profondo e di sicuro le conseguenze si faranno sentire. Così Rutelli non vuole parlare degli assenti e taglia corto: «volete che dopo un successo del genere mi metta a fare polemiche?» Il leader della Margherita che ha incassato una valanga di applausi ma soprattutto la perfetta coesione di vedute e di programma con Prodi non ha nessuna intenzione di disperdere questo patrimonio soffermandosi su beghe interne dipartito che comunque, al momento, considera marginali. E a chi lo interroga sull'«amico» Arturo, Rutelli glissa e sposta l'attenzione su altro. «C'erano tantissime presenze di esterni, dei nostri amici e di quelli che hanno lavorato - dice - Non è mai tempo di polemiche quando si parla di progetti per cambiare questo Paese». C'è chi interpreta queste parole come un de profundis per Parisi ma il momento dei bilanci verrà dopo, ora per Rutelli è l'ora per confermare, qualora ce ne fosse bisogno, della perfetta sintonia con Prodi. Anche il Professore liquida l'argomento con poche battute e comunque il suo appello all'unità e alla compattezza richiede di non alimentare polemiche sterili. E tende la mano all'assente. «Se uno pensa di tagliare la testa a Parisi senza tagliare la mia...beh è difficile. Parisi non poteva venire perchè è stato poco bene in questi giorni - osserva Prodi - ma al di là di questo, non entro nei problemi del partito. Ho visto però che è necessario in questi mesi un clima unitario e di cooperazione». Anzi, bolla come «parole un po' forti» quelle di chi come Renzo Lusetti aveva appunto detto che il suo arrivo alla kermesse della Margherita sabato aveva tagliato la testa a Parisi. Prodi già sabato aveva sottolineato che la sua presenza al «Big Talk» non significava una sconfessione degli ulivisti ma solo la necessità di concludere i lavori della convention. Quella che ha definito «semplicemente un minimo di deontologia professionale». Insomma «tutte sciocchezze» a sentire lui che ha ribadito sbracciandosi «l'affezione profonda a Parisi». E in difesa di Parisi interviene Leoluca Orlando che accusa Luseti di «volgarità». «Le parole di Renzo Lusetti, che aveva affermato che la presenza di Prodi al Big Talk di Milano taglia la testa al toro, anzi a Parisi, sono il segno della volgarità e degli atteggiamenti beceri di un gruppo dirigente che ha fatto dell'insulto, delle minacce di espulsione e della violenza verbale le proprie bandiere dietro cui nascondere la deriva politica», sottolinea Orlando. «All'amico Parisi - dice l'ex sindaco di Palermo - va tutto il mio affetto e la mia solidarietà in questo momento per lui difficile, certo che come sempre sarà il tempo a rendere onore e ragione del ruolo che lui sta svolgendo nella importante battaglia per il rinnovamento della politica italiana. Una battaglia nella quale non è solo e che anzi viene rafforzata dagli attacchi di alcuni replicanti di turno».