Berlusconi ci regala un dvd sulle riforme
Berlusconi lo va ripetendo da giorni e quando si è trovato sul tavolo l'Economist con l'ennesima dose di critiche velenose, prima ha gridato al complotto e poi ha detto: qui bisogna correre ai ripari. Tanto più che la competizione elettorale si gioca sul filo del rasoio se come indicano i sondaggi di Euromedia, i due schieramenti sono alla pari. Sicchè quella che inizialmente era solo un'ipotesi di lavoro da sottoporre all'attenzione della grande convention tecnica che Berlusconi presiederà oggi al Palazzo dei Congressi dell'Eur a Roma, potrebbe diventare il piatto forte della campagna elettorale. L'operazione verità su cui il premier intende puntare, parte da un video che illustra quanto è stato fatto dal governo in questa legislatura e i benefici per i cittadini e il sistema Paese. Il filmato informa in modo sintetico e semplice sulle principali riforme e indica i vantaggi che ne sono derivati e quelli che si avranno in futuro. Il film verrà proiettato oggi alla riunione con i vertici di Forza Italia, i 475 delegati dei collegi, i 20 coordinatori regionali, i 120 provinciali e tutti i deputati e senatori azzurri. Una convention tecnico-operativa rigorosamente a porte chiuse che coinvolgerà circa 900 azzurri e che servirà per definire le linee strategiche della campagna elettorale e l'articolazione sul territorio. Il progetto a cui si sta lavorando è di inviare il video in cassetta, in tutte le case degli italiani per informare su quanto è stato fatto e smontare la campagna denigratoria dell'opposizione; o in alternativa far trasmettere il filmato sulle tv private che non sono soggette ai vincoli della par condicio, o diffonderlo con un'operazione porta a porta tramite i volontari azzurri che opereranno nelle strutture territoriali di FI per la campagna elettorale. Non è un caso che oggi all'Eur sarà presente anche una delegazione di sessanta giovani selezionati nei circoli di Marcello Dell'Utri e nel movimento giovanile guidato da Simone Baldelli. Proprio questi giovani potrebbero consegnare il video con una distribuzione capillare sul territorio. E oggi alla riunione, Berlusconi insisterà proprio sulla strategia da mettere in campo per ricordare le principali riforme del governo e contrastare quello che ieri ha definito «il complotto» della sinistra. Gli strumenti oltre a quelli tradizionali come i manifesti e i volantini saranno anche le manifestazioni su temi specifici da organizzare in tutta Italia, sul modello di quello che è stato fatto per ricordare la caduta del Muro di Berlino. Il premier ha intenzione di condurre l'operazione verità in prima persona e ieri a Messina durante il comizio a sostegno della candidatura di Luigi Ragno a sindaco della città siciliana, ha annunciato che farà un giro delle venti regioni italiane per «far conoscere il tanto di buono che è stato fatto in questi anni» e dimostrare dati alla mano che «questo è stato il governo che ha prodotto il maggior numero di provvedimenti nella storia d'Italia». Poi Berlusconi ha elencato quello che farebbe la sinistra al governo sottolineando che non si tratta di previsioni ma «basta sentire quello che dicono Bertinotti, Diliberto o Cossutta per capire le loro intenzioni»; dalla battaglia per l'art.18, decretando il fallimento di centinaia di piccole imprese, alle 35 ore, alla patrimoniale, all'imposta sulle successioni e donazioni e all'aumento delle tasse sui titoli di Stato dal 12,5 al 27%. Poi ha attaccato il centrosinistra anche sul piano della politica estera contestando la richiesta di un ritiro immediato delle truppe dall'Iraq. «Se lo facessimo l'Italia verrebbe vista come l'italietta di un tempo, un Paese senza coerenza e senza lealtà». Berlusconi ieri ha parlato anche dell'intenzione di allargare la coalizione di centrodestra convincendo tutti quei partiti e movimenti che non si riconoscono nelle scelte programmatiche dell'Unione a entrare nella Cdl, a partire dai radicali di Taradash e Della Vedova, fino alla Dc di Gianfranco Rotondi e alla