Assalto a Istituti di credito, energia e Ordini professionali
Sono questi i principali settori che suscitano perplessità e critiche in Europa contro l'Italia. «Le norme europee — ha spiegato la commissaria europea alla concorrenza Neelie Kroes — prevedono che i consumatori siano liberi di acquistare energia ai prezzi migliori. Non mi sembra che questa sia la situazione dell'Italia. Il mercato è ancora molto concentrato nelle mani di pochissime grandi società che riescono a imporre i prezzi». Nel mirino della Kroes è finita anche l'Eni, soprattutto per quel che riguarda la vicenda del gasdotto algerino. Altro capitolo dolente, almeno per i «capricci» dell'Europa è quello sulle libere professioni. «I consumatori italiani, come del resto anche in altri Paesi, pagano troppo per i servizi offerti da avvocati, ingegneri e notai». Non va certo meglio per quel che riguarda le banche e la sorveglianza bancaria esercitata dal governatore di Bankitalia Antonio Fazio. Il commissario europeo al mercato interno, Charlie McCreevy, ha annunciato che lancerà entro dicembre una procedura di infrazione contro l'Italia per le norme troppo discrezionali che hanno consentito al Governatore Antonio Fazio di ostacolare le le scalate europee alle banche italiane. Temi su cui Roma e Bruxelles hanno avuto più di un contrasto, tutt'altro che chiarito nonostante la visita - a questo punto di potrebbe anche dire inutile - della Kroes in Italia. Il commissario alla concorrenza e il collega McCreevy ha confermato che voterà contro l'Italia per un provvedimento avviato quando l'Opa dell'olandese Abn Amro su Antonveneta sembrava destinata a soccombere di fronte alla potenza di fuoco della Popolare di Lodi di Gianpiero Fiorani. Una situazione superata dagli eventi. Ma di cui Bruxelles non si è accorta.