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Angeletti (Uil): «Il governo è ostile ai sindacati

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Inascoltati sulla Manovra»

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Semmai è il contrario. È questo governo che continua a ignorare il sindacato sulle grandi questioni di politica sociale e economica». Lui Angeletti, segretario generale dela Uil rispedisce al mittente le accuse che vengono dalla Cdl e che sono state lanciate su Il Tempo dal consigliere economico di Palazzo Chigi Renato Brunetta. «Questo sciopero il governo se l'è cercato». Ma non sarà che lo sciopero è diventato un'arma per fare campagna politica contro il governo? «Sia chiaro un fatto. Abbiamo proclamato uno sciopero più di un mese fa per cercare di convincere il governo a modificare la Finanziaria. Abbiamo avuto un solo incontro in cui il governo si è limitato a tracciare delle linee miolto generali sulla Manovra. Abbiamo chiesto di fare una Finanziaria che puntasse a dare un contributo alla crescita dell'economia e cercasse di tutelare i redditi da lavoro dipendente e dei pensionati. Avevamo anche chiesto di detassare gli incrementi contrattuali per un certo numero di anni». Le richieste devono essere compatibili con lo stato delle finanze pubbliche e questo è un periodo di difficoltà per l'economia. «Il costo di questo provvedimento non era esorbitante e poi comunque il governo ci poteva convocare per verificare come attuare un sostegno dei redditi e delle pensioni. Ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta anzi le scelte fatte sono in tutt'altra direzione. Niente per la tutela dei redditi, tagli ai trasferimenti agli enti locali che finiscono per penalizzare i servizi e gli investimenti in infrastrutture messi in discussione. Queste sono le ragioni per cui abbiamo proclamato lo sciopero. Abbiamo aspettato due mesi in attesa di risposte. Non c'è nessun pregiudizio politico». È un caso che siamo al sesto sciopero contro Berlusconi e che in questa legislatura le mobilitazioni non legate ai rinnovi contrattuali sono cresciuti in modo sensibile? «Non è così. La maggioranza degli scioperi sono stati fatti per motivi di carattere contrattuale. Quelli contro la politica del governo sono stati motivati dal merito delle questioni». Insomma lei vuole dire che il governo è ostile al sindacato? «Il governo ha ignorato le parti sociali, ha seppellito la concertazione e ogni forma di dialogo». Ma gli statali gli aumenti li hanno avuti eppure avete confermato lo sciopero. «Non è stato mica un atto di generosità. Il governo ha sottoscritto due anni fa un accordo che non ha ancora rispettato integralmente».

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