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Il Cavaliere chiede un rosario in più: «È per mia madre»

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Poco prima il premier era sfilato per via della Conciliazione chiusa al traffico per l'occasione. Quattro auto precedute da due motociclisti componevano il corteo di vetture del premier che è transitato per piazza San Pietro e poi è entrato in Vaticano dall'ingresso dell'Arco delle campane. La prima tappa della visita di Berlusconi è stata nel cortile di San Damaso dove un picchetto d'onore di 12 guardie svizzere ha reso al premier gli onori militari mentre la banda vaticana ha suonato l'inno italiano e quello della Santa Sede. Ad accogliere il presidente del Consiglio c'era il prefetto della Casa pontificia, monsignor James Harvey. Poi Berlusconi è stato introdotto da Benedetto XVI. Un colloquio durato in tutto 34 minuti al quale ha partecipato anche il sottosegretario Gianni Letta. Il Papa ha atteso Berlusconi nella biblioteca, accogliendolo a braccia aperte: «Signor presidente buongiorno, benvenuto», ha detto Benedetto XVI. Poi, davanti allo scattare dei flash dei fotografi ha aggiunto: «Si comincia con le fotografie». Berlusconi ha ricordato di essere già stato nella biblioteca per l'incontro con Giovanni Paolo II «quasi cinque anni fa», ribadendo che invece era «la prima volta» con Ratzinger. Il Pontefice si è poi avvicinato alla scrivania, dove è avvenuto il colloquio, e ha spostato personalmente la poltrona per mettersi di fronte a Berlusconi, faccia a faccia, di lato del tavolo. Al momento della presentazione della delegazione della presidenza del Consiglio, il primo ad essere presentato al Papa è stato Paolo Bonaiuti: a Berlusconi che raccontava l'attività di relazioni con l'informazione del sottosegretario, il Papa ha risposto, «lo conoscono tutti». Poi è stata la volta del segretario generale Mauro Masi e del resto della delegazione con anche l'ambasciatore d'Italia presso la Santa Sede, Balboni Acqua. Al termine del colloquio c'è stato lo scambio dei doni. Il presidente del Consiglio ha donato al Papa un crocifisso di ebano e avorio dell'800 di manifattura francese. Benedetto XVI ha ricambiato regalando alla delegazione italiana, composta da 8 persone, dei rosari e la serie delle medaglie del pontificato. Un rosario è stato dato all'unica donna della delegazione italiana, Anna Nardini, della Commissione consultiva per la libertà religiosa presso la presidenza del Consiglio. «Questo deve essere usato», ha scherzato il premier rivolto alla signora Nardini. Poi, Berlusconi ha chiesto un rosario in più da portare a sua madre. A tutta la delegazione italiana, infine, le medaglie e i rosari del pontificato. Da ultimo, Berlusconi è stato ricevuto dal segretario di Stato, il cardinale Angelo Sodano. P. L. R.

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