«Niente misure speciali anti debito»
Il che significa che i 3 miliardi da dismissioni immobiliari, previsti inizialmente per investimenti per rilanciare lo sviluppo, potrebbero essere invece impiegati per consolidare i conti. Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti indica la strada che il governo intende seguire a seguito delle previsioni economiche diffuse da Bruxelles. La Commissione europea ha sospeso il giudizio sulla Finanziaria in attesa di avere un confronto con il ministro Tremonti. Un incontro che avverrà prima dell'Ecofin del 5-6 dicembre e in cui si farà il punto sull'andamento dei conti pubblici alla luce della Finanziaria. A genaio Bruxelles darà il giudizio sull'attuazione del piano di rientro del deficit. Ieri Tremonti ha chiosato il parere di Bruxelles dicendo che «la Finanziaria è accettata dalla Ue e viene considerata solida» inoltre per il 2005 «la previsione è che l'Italia centri l'obiettivo di deficit». La Commissione Ue prevede rischi sul 2006 con il deficit che potrebbe salire al 4,2%, ovvero lo 0,4% in più rispetto a quanto previsto nell'accordo con Bruxelles (3,8%). Il che equivale a 4 miliardi di euro che devono essere recuperati. Per scongiurare questo pericolo, Tremonti ha detto che Bruxelles indica la strada da seguire. Ovvero fare in modo che i tagli alla spesa siano efficaci attuando un controllo più attento e far slittare di un anno l'Agenda di Lisbona. Il ministro ha spiegato che ci sono delle aree «da controllare» che incidono per lo 0,4% sul deficit -pil portandolo al 4,2%. Il che non vuol dire «rafforzare i numeri della Manovra ma far «funzionare» gli interventi previsti. «L'impegno preso a luglio era di una Manovra correttiva dello 0,8% ma ora siamo arrivati all'1,8% con una intensità quindi maggiore a quanto concordato». Il problema pertanto non sono i numeri ma, dice Tremonti, di introdurre ulteriori controlli sulla spesa, specie su quella per i consumi intermedi, ma senza far ricorso alla costituzione di un'Authority ad hoc. Quanto al rinvio degli interventi dell'Agenda di Lisbona le misure per lo sviluppo sono contenute nella Finanziaria nelle norme sui brevetti e sulla detassazione della ricerca. «La priorità di questo ministero - ha detto Tremonti - è il consolidamento dei conti pubblici». Poi si è detto fiducioso nella crescita dell'economia per il prossimo anno. «La velocità di uscita dal 2005 è piuttosto elevata e in prospettiva sul 2006 ci sarà una marcia sufficientemente veloce». E la stima di una crescita all'1,5% fissata dal governo viene confermata dalla Ue. Per le misure in Finanziaria Tremonti ha detto che il bonus bebè verrà ripristinato nella versione dell'accordo iniziale siglato tra i leader della Cdl in modo da comprendere anche i nati nel 2006: Bocciata la richiesta di An di inserire il concordato fiscale. Il ministro ha poi sciolto il nodo delle risorse per il rinnovo dei contratti degli statali. Saranno definite entro il 2005. Contro i tagli nella Finanziaria è intervenuto il presidente e ad di Fs Catania. «Le Ferrovie avranno una boccata d'ossigeno ancora per un altro anno». Tremonti ha smentito che l'esenzione Ici per gli immobili legati al culto religioso producano un impatto sui conti pubblici. «Si tratta di una norma interpretativa». E ieri dopo aver parlato delle previsioni di Bruxelles sui conti pubblici, Tremonti si è improvvisato con i giornalisti nella veste di Cicerone guidandoli in una breve visita al Palazzo di via Venti Settembre, che un tempo fu dell'intero Governo.