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Il debito torna a salire a settembre 1.527,9 miliardi Entrate fiscali +0,8%

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527,9miliardi di euro, con un incremento del 2,8% rispetto ad un anno prima. Cresce a ritmi davvero ridotti, invece, il gettito fiscale di cassa: nei primi nove mesi dell'anno segna un incremento dello 0,8%, nonostante il +7,5% del solo mese di settembre. A fare il check su due dei principali indicatori dei conti pubblici sono i dati del supplemento «Finanza Pubblica» al bollettino statistico della Banca d'Italia. Debito pubblico: Dopo la flessione di agosto il debito pubblico torna a salire, seppure di poco. Tocca così quota 1.527,9 miliardi, segnando un +0,15% sui 1.525,5 miliardi del mese precedente. Il debito, che rimane lontano dal record assoluto di 1.542,3 miliardi dello scorso giugno, è comunque aumentato di 42,3 miliardi (+2,8%) rispetto ai 1.485,6 miliardi del settembre 2004. Debito enti locali: Il debito degli enti locali, che rappresenta una piccola parte dell'intero debito pubblico, è aumentato dell'1,6% tra agosto e settembre, toccando quota 82.932 milioni di euro. Le regioni hanno una quota del debito pari a 31.425 milioni contro i 44.787 milioni di comuni e province. A questi si aggiungono 6.720 milioni di altri enti territoriali. L'analisi per aree geografiche vede in testa il Centro, con 24.961 milioni di debito, seguito dal Nord Ovest (20.273 milioni) dal Sud (17.165 milioni), dal Nord Est (13.123 milioni) e dalle Isole (7.410 milioni). Entrate fiscali: Entrate fiscali al rallentatore nei primi 9 mesi dell' anno. Secondo i dati di cassa elaborati dalla Banca d'Italia, l'andamento del gettito tributario ha mostrato un incremento dello 0,8% nel periodo gennaio-settembre 2005 in confronto allo stesso periodo del 2004. Gli incassi fiscali si sono attestati a 230.672 milioni, contro i 228.882 milioni dei primi nove mesi 2004. Nel mese di settembre il gettito tributario è però apparso in recupero, a quota 19.385 milioni in crescita del 7,5% sul settembre 2004. Intanto il ministero dell'Economia rivede al ribasso il fabbisogno nel mese di settembre per circa 50 milioni di euro. Il disavanzo, secondo dati diffusi il 3 ottobre, era pari a 10.800 milioni, mentre i dati aggiornati lo portano a 10.751 milioni. In particolare le entrate sono state pari a 24.451 milioni mentre le spese hanno raggiunto quota 35.202, di cui 4.188 milioni sono relativi alle spese per interessi.

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