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Risparmio verso la fiducia

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I relatori del provvedimento (Stefano Saglia ed Ettore Romoli) hanno sciorinato iter e contenuti dell'impianto normativo così come si presenta oggi; mentre i pochissimi rappresentanti del centrosinistra presenti al dibattito sono tornati (Mario Lettieri in particolare) a chiedere profonde correzioni al testo che è arrivato dal Senato. Dunque, al momento niente lascia intuire se il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti vorrà presentare in aula quegli emendamenti che potrebbero definire meglio sia la durata del periodo transitorio spettante all'attuale governatore di Bankitalia, sia una maggiore collegialità delle decisioni del Consiglio superiore di via Nazionale, sia la durata del mandato degli stessi membri di quel Direttorio. Il sottosegretario all'Economia Maria teresa Armosino ha detto che si sta studiando il modo per modificare la legge per «recepire i rilievi mossi dalla Bce ma contestualmente, se si intende introdurre delle modifiche, bisogna anche decidere di blindare la riforma, non solo alla Camera, ma anche al Senato». Oggi la Camera dovrà esaminare due decreti in scadenza e quindi per il risparmio se ne riparlerà domani se non addirittura la prossima settimana. C'è chi fa notare che solo la convocazione di un Consiglio dei ministri ad hoc (per porre la questione di fiducia sulla legge sia alla Camera che al Senato) sarebbe il segnale autentico di una forte volontà di cambiamento della legge. Intanto sono stati depositati circa 70 emendamenti.

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