Da Mameli a Madame Butterfly
Fischietti, bandiere con il simbolo di Forza Italia, cappellini. Tutto l'apparato organizzativo mobilitato per quella che è stata una sorta di prove generali delle manifestazioni che caratterizzeranno la campagna elettorale. Per l'occasione è stata chiamata un'orchestra e un coro che hanno eseguito musiche del repertorio classico, cominciando con l'Inno di Mameli e poi con brani operistici tra cui la Madame Butterfly. Tra un brano e l'altro quattro donne hanno letto brani tratti da libri di autori anticomunisti. Si è cominciato con una breve rievocazione dei fatti dalla costruzione del Muro di Berlino il 13 agosto del 1961 «quando tutti i soldati in Germania avevano avuto l'ordine di sparare a chi attraversava la striscia di morte; alla caduta del Muro il 9 novembre del 1989». La platea si è alzata e ha cantato l'Inno di Mameli e Berlusconi è apparso visibilmente commosso. Poi è stato letto un brano di Papa Giovanni Paolo II che è stato ricordato come una delle grandi personalità della storia dell'umanità. Ma il momento di maggior entusiasmo della platea è stato raggiunto quando è stata eseguita l'aria "Nessun dorma" tratta dall'opera Madame Butterfly che nel finale inneggia alla vittoria. E' parso una sorta di buon auspicio per l'esito elettorale e mentre Berlusconi sorrideva compiaciuto al coordinatore del partito Sandro Bondi, la platea sventolava le bandiere e batteva le mani. Immancabile al termine il bagno di folla del Cavaliere a stento trattenuto dal servizio d'ordine.