Bolzano, la Svp si butta a sinistra
Di qui le nuove elezioni di ieri che, partite un po' sottotono con un'affluenza alle 11 inferiore di un punto rispetto all'8 maggio, alle 17 avevano fatto registrare addirittura dieci punti in più. Forse la giornata di pioggia aveva trattenuto a letto più a lungo i bolzanini, che si sono invece riversati ai seggi nel pomeriggio. Difatti alle 22, ora di chiusura dei seggi, l'affluenza ha raggiunto il 75,3%, oltre un punto e mezzo percentuale in più rispetto alle precedenti comunali, che si erano tenute appena sei mesi fa. L'8 maggio scorso, infatti, l'affluenza alla stessa ora era stata del 73,7%. In quell' occasione si dovette ricorrere al ballottaggio due settimane dopo: il sindaco che la spuntò fu però costretto a gettare la spugna perchè non disponeva in Consiglio dei voti per governare. Ora Bolzano è stanca di polemiche e vuole un sindaco in grado di governare. Bolzano è una città particolare e per questo il risultato non può essere letto facilmente nell' ottica della politica nazionale. Unica città dell' Alto Adige con maggioranza della popolazione di lingua italiana, è di conseguenza anche l'unica dove il partito etnico di lingua tedesca, la Suedtiroler Volkspartei (Svp), non può aspirare ad un sindaco proprio ed è costretta ad allearsi a partiti di lingua italiana. Da quando non esiste più la Dc, a Bolzano la Svp si è alleata con il centrosinistra e lo ha fatto anche in questa tornata. Ma la novità è che per la prima volta la Svp ha rinunciato a presentare un proprio candidato sindaco, preferendo puntare sul candidato ufficiale del centrosinistra, Luigi Spagnolli, quindi un appartenente al gruppo etnico italiano. Se qualcuno aveva espresso il timore che gli elettori di lingua tedesca si sarebbero sentiti meno motivati al voto, l'affluenza ai seggi di ieri, che vede una percentuale più alta nei quartieri tradizionalmente tedeschi, sta fugando questo timore. Mentre il centrodestra ripresenta lo stesso candidato dell'8 maggio, l'architetto Giovanni Benussi, il centrosinistra cambia pedina: al sindaco uscente Giovanni Salghetti ha sostituito Luigi Spagnolli, direttore del Parco nazionale dello Stelvio. Benussi è sostenuto da una lista civica che porta il suo nome, da Lega Nord, Nuovo Psi, Dc per le autonomie, An, Fi e Unitalia. Spagnolli è sostenuto da Udc, Ds, Ladins, Prc, Sdi, Svp, Margherita, Projekt Bozen, Verdi e Italia dei Valori. Oltre a Benussi e Spagnolli, ci sono altri cinque candidati sindaco, come nella tornata precedente, mentre le liste sono 22. Una novità rispetto alle elezioni di maggio è la presenza di un nuovo partito di lingua tedesca, la Svb, con un proprio candidato sindaco, che accusa la Svp di spostamento a sinistra. Altra novità la presenza - per la prima volta nella storia della Svp - di una candidata appartenente al gruppo italiano, la giovane imprenditrice Elena Artioli. Tra le curiosità il fatto che l'Udc sostiene il centrosinistra mentre dalla Margherita si è staccata una costola, che ha dato vita a una nuova lista e lo stesso è successo ai Verdi, da cui si è staccata una lista Nautilus, anch'essa con un suo candidato sindaco.