Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Il Senato accelera sulla Finanziaria

default_image

Via libera in commissione, tempi rapidi anche per l'approvazione in aula. Restano i tagli ai ministeri

  • a
  • a
  • a

Non tutti i nodi sono però sciolti: il ministro della Salute, Francesco Storace ha espresso «insoddisfazione» per l'emendamento del relatore. Ma è tutta An a essere insoddisfatta, ha riferito il senatore Roberto Salerno, anche per il mancato condono della previdenza agricola. I problemi sono rinviati al maxiemendamento del governo atteso per l'Aula, che conterrà il pacchetto di misure a sostegno della famiglia, sul quale molto probabilmente sarà posta la fiducia, già autorizzata dal consiglio dei ministri. Sempre in Aula arriveranno alcuni emendamenti al ddl bilancio e al decreto fiscale collegato con dentro la maggior parte delle misure varate dal Governo con le due recenti manovre correttive, rispettivamente da 1,9 e 5 miliardi di euro. Correzioni che hanno fatto lievitare l'entità della Finanziaria dagli iniziali 19,5 miliardi (11,5 dei quali per la correzione del deficit) a circa 27 miliardi. Lavoro meno caro. Accantonata per il momento la riforma dell'Irap, è previsto un taglio di un punto percentuale del complesso delle aliquote contributive a carico del datore di lavoro. Ridotti stipendi parlamentari. Taglio del 10% degli stipendi dei parlamentari e di tutti i politici eletti, dall'amministrazione centrale alle amministrazioni periferiche. La norma non riguarda il premier. Stretta spesa ministeri e auto blu. Taglio per i consumi intermedi e discrezionali dei ministeri, esclusi i comparti della sicurezza pubblica e del soccorso. Stretta anche sulle auto blu (la spesa non potrà essere superiore al 50% di quanto speso nel 2004) e sulle consulenze esterne. Tagliate anche le spese di rappresentanza della Pubblica amministrazione. Scure su Regioni ed enti locali. Prevista una modifica del patto di stabilità interno. Nel 2006 le spese correnti non potranno aumentare rispetto al 2005 del 3,8% per le Regioni e del 6,7% per le province e i comuni. Tagli a Fs ed Anas. Decisi dal Governo nell'ultima manovra correttiva, sono stati inseriti nella Finanziaria con un emendamento. Si tratta di un taglio di 300 milioni all'Anas e di 1,2 miliardi alle Fs. Autorità si autofinanzieranno. La norma riguarda la Consob, l'Authority per la vigilanza sui lavori pubblici, quella per le comunicazioni e la Covip. Dal 2007 saranno soppressi gli stanziamenti statali in loro favore, sostituiti da quote di contribuzione a carico degli utenti. Via tassa sul tubo. La misura, molto criticata, viene sostituita da un provvedimento inserito nel decreto correttivo da 1,9 miliardi. Il gettito rimarrà invariato (800 milioni e sempre a carico delle aziende energetiche). Spesa sanitaria. Stanziati 93 miliardi, di cui 91 andranno al Fondo sanitario nazionale e 2 saranno destinati per sfoltire le liste d'attesa. 300 milioni saranno impiegati per i medici specializzandi e 85 milioni per la ricerca. Per il rinnovo del contratto dei medici sono previsti 13,5 miliardi. Taglio alla cultura. Al Fondo unico per lo spettacolo (Fus) vengono tolti 142 milioni, che passano da 442 a 300. Altri 92 milioni sono tagliati al Fondo unico per gli investimenti nel patrimonio culturale. Vittime crack. Arriva un indennizzo per le vittime delle frodi finanziarie. Un apposito fondo sarà alimentato dai cosiddetti conti correnti «dormienti». Proroga sgravi ristrutturazioni. Gli sgravi del 36% a valere sull'Ire e l'Iva ridotta al 10% per i materiali saranno prorogati a tutto il 2006 per le ristrutturazioni edilizie. Tagli a missioni pace e cooperazione. Il fondo per le missioni di pace scende da 1.200 milioni a 1.000 milioni. Inoltre, l'aiuto ai paesi in via di sviluppo è ulteriormente decurtato rispetto al ddl di 56 milioni. Nasce banca del Sud. Lo Stato provvederà all'avvio, poi sarà gestita da soggetti privati. Intanto arriva anche un taglio di 560 milioni al Fondo rotativo per la promozione imprenditoriale nelle aree depresse. Distretti industriali. Fissate nu

Dai blog