MILANO - Assolta perché il fatto non costituisce reato.
La sentenza pronunciata dal giudice Oscar Magi, della quarta sezione penale, è arrivata dopo un paio d'ore di camera di consiglio e dopo che, in mattinata, l'udienza aveva riservato anche un piccolo colpo di scena: le dichiarazioni spontanee della teste Omega sul suo ex compagno, l'avvocato Vittorio Dotti, ex capogruppo di Forza Italia alla Camera. «Chi ha denunciato è stato lui, e io mi limitai a dire quanto mi aveva riferito», ha affermato Stefania Ariosto riferendosi a quanto aveva rivelato ai pm milanesi nel '95, compresi alcuni particolari sul giudice Priore che le sono costati il processo. «Dotti ha creato la circostanza affinché io divenissi teste - ha sottolineato l'Ariosto - e la responsabilità di questa calunnia è sua... deve essere stanato perchè ha tradito tutti». La Dotti ha definito le dichiarzzioni «balle». La Ariosto «era ed è un teste inesistente», afferma Cesare Previti.