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LA riforma delle pensioni continua a far discutere.

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«Non si tratta solo di lavoro in più — ha continuato il premier — ma anche di vitalità e giovinezza. Credo che sia un orizzonte da non precluderci, ma al quale guardare per migliorare la condizione generale di benessere». Gelida la reazione dei sindacati. In casa Cgil la proposta è stata bollata con un secco «no comment» del segretario Guglielmo Epifani. Netta la contrarietà della Uil: «Non c'è bisogno di innalzare l'età pensionabile», ha detto il segretario Luigi Angeletti. Che poi ha aggiunto: «L'idea di fissare un tetto di età pensionabile per tutti era una stupidaggine ieri, lo è oggi e lo sarà sempre più domani». Secondo il leader della Uil «questa politica che si sta applicando ha dato risultati positivi. Le pensioni di anzianità sono inferiori a quelle di vecchiaia. La gente non corre più verso la pensione. Va bene così». E stessi toni arrivano anche dalla Cisl che, per bocac del segretario, si è detta contraria a «qualsiasi aumento dell'età pensionabile».

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