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Risparmio, il governo pensa di modificare la legge Il Tesoro: si può migliorare

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Lo ha lasciato intendere il ministro dell'Economia Giulio Tremonti «Terminato il cantiere della Finanziaria (con il voto in Senato dell'11 novembre), ho il dovere di analizzare la legge per vedere se ci sono chance di miglioramento». Il presidente della comissione Attività produttive della Camera Bruno Tabacci chiede di inserire nella finanziaria il trasferimento dei poteri di vigilanza sulla concorrenza bancaria da Bankitalia all'Antitrust. «Un nuovo emendamento in questo senso al disegno di legge sul risparmio nella terza lettura alla Camera è inammissibile in base base ai regolamenti di Montecitorio», ha detto Tabacci. «Ma se il ministro dell'Economia non esclude un miglioramento del testo lo strumento più utile è un emendamento alla finanziaria. Dopo il licenziamento della legge di bilancio non ci saranno più i tempi per un nuovo provvedimento in questa legislatura». Tabacci ha mostrato disappunto per certe tesi giornalistiche (peraltro non smentite dal diretto interessato) che attribuiscono al Governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio l'intenzione di ispirarsi al parere della Banca centrale europea per restare al vertice di Bankitalia per un periodo transitorio di cinque anni anche dopo il varo del disegno di legge. Intanto il Fondo Monetario Internazionale ha detto che sarebbe auspicabile che la legge sulla riforma del risparmio «sarebbe importante che passasse prima della fine della legislatura, inclusi gli aspetti riguardanti la Banca d'Italia». Oggi dovrebbe terminare l'esame della legge sul risparmio alle commissioni Attività produttive e Finanze della Camera e con ogni probabilità verrà fissato il termine per gli emendamenti Il testo è comunque già calendarizzato per l'aula della Camera a partire dal 14 novembre. Non è però ancora del tutto chiaro se l'intenzione della maggioranza (come pure dell'opposizione) sia di lasciare alla fine intatto il documento trasmesso da Palazzo Madama; in modo da varare la normativa in via definitiva entro questo mese. Al momento comunque sia il sottosegretario all'Economia Maria Teresa Armosino, sia il relatore Saglia si esprimono in questo senso. E quest'ultimo ha addirittura parlato del ddl come di «un treno lanciato verso l'ultima stazione che non bisogna far deragliare». Ma la Armosino ha messo in guardia dai rischi di allungare i tempi se saranno introdotte delle modifiche.

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