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Pezzotta, la Margherita gli offre un posto

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Il leader Cisl pronto a scendere in campo. Per la successione si scalda Bonanni, Marini «padre» del golpe

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Per il segretario generale della Cisl Savino Pezzotta è pronta una candidatura nel bergamasco. Al suo posto dovrebbe subentrare Raffaele Bonanni molto amico di due ex segretari della Cisl ora nella Margherita, Franco Marini e Sergio D'Antoni. È un'operazione che se dovesse riuscire avrebbe un significato politico rilevante. Il primo sarebbe quello di assicurare alla Margherita il sostegno del secondo sindacato italiano. Un fattore strategico non solo per la campagna elettorale che si annuncia agguerritissima, ma anche in futuro nel gioco di equilibri con i Ds all'interno della coalizione. È evidente che nella Cisl viene respinta in modo sdegnato l'ipotesi di un collateralismo con la politica, ma di fatto è questo a cui si sta lavorando nella Margherita. Altro risultato dalla staffetta Pezzotta-Bonanni, sarebbe l'aumento di peso dentro la Margherita dell'asse Marini-D'Antoni-Cocilovo. Quest'ultimo altro esponente della Cisl, braccio destro di D'Antoni in Sicilia e ora europarlamentare, continua ad avere una grande influenza dentro la Cisl. Sono stati infatti questi tre a lavorare ai fianchi Pezzotta per convincerlo a candidarsi e a lasciare il sindacato nella mani di Bonanni. Ma Pezzotta cosa ne pensa? A quanto dicono coloro che gli sono più vicino, non avrebbe nessuna intenzione di lasciare la sede di via Po, scalpita, vorrebbe tenere duro e arrivare al termine del suo mandato. Ma ormai la sua posizione dentro la Cisl si è fatta sempre più difficile per il crescente peso che ha assunto Bonanni e quella politica sarebbe quindi una via d'uscita onorevole. Pur ammettendo un margine di incognita dato dal nuovo sistema elettorale proporzionale, per Pezzotta la strada verso il Parlamento sarebbe in discesa. Tanto più che verrebbe candidato nella sua terra d'origine. E a quanto pare, stando ai rapporti di forza dentro la Cisl, per il segretario generale è una strada obbligata. Bonanni è sempre più forte; al congresso ha garantito l'unanimità dei consensi a Pezzotta ma si è conquistato la maggioranza nel Consiglio generale. E questo è apparso chiaro quando è stata eletta la nuova segreteria in cui Bonanni è risultato il primo degli eletti. Ed è stata la maggioranza legata a Bonanni che ha duramente attaccato Pezzotta nell'ultimo esecutivo del sindacato. Oggi si riunisce la segreteria e questa dovrebbe segnare una sorta di resa dei conti all'interno della Cisl. Pezzotta ha davanti a sé tre possibilità. La prima: ribadire la linea della durezza, ovvero respingere gli attacchi e restare in sella fino alla fine del suo mandato. Ma, fanno notare dentro la Cisl, sarebbe in balia della corrente avversa di Bonanni. Seconda possibilità: Pezzotta annuncia di volersi candidare. Terza ipotesi: piuttosto che andare allo scontro interno il segretario potrebbe decidere di mediare tra gli assetti interni. C'è anche la possibilità che alla segreteria il problema non venga affrontato ma in Cisl fanno sapere che è davvero poco probabile. Insomma quella di oggi dovrebbe essere una riunione decisiva. La partita viene seguita con grande attenzione dalla Margherita. Ma comunque vadano le cose, che Pezzotta si faccia da parte cedendo la guida della Cisl a Bonanni o che resti in sella, per la Margherita l'azione di agganciamento al sindacato di via Po è cosa fatta.

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