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La «Rosa» pronta a entrare nell'Unione. Ma i rutelliani frenano

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La marcia della «Cosa» radical-socialista procede spedita, talmente spedita da creare grattacapi a più di qualcuno nell'Unione. C'è Clemente Mastella che non perde occasione per ribadire che se al tavolo dell'Unione si siedono i Radicali, lui si alza e se ne va. E poi, nonostante il mandato di Romano Prodi a Boselli per favorire un ingresso «soft» di Pannella e i suoi nell'alleanza, nella Margherita ci sono evidenti mal di pancia. Qualche apertura viene dai Ds, anche e soprattutto nel quadro di un progetto più ampio che guardi, come già detto a Fiuggi, magari alle europee del 2009. Le tappe, comunque, sono segnate e la «dead line» per Capezzone e Boselli è fissata da tempo al 15 novembre. «A Fiuggi — ha spiegato il segretario di Radicali Italiani — ci siamo dati come scadenza il 15 novembre, data entro la quale definire nome e simbolo, tappe costitutive del nuovo soggetto e progetto politico». Il simbolo c'è e, per quanto riguarda la forma, sarà con tutta probabilità quella federativa, almeno fino alle politiche. Solo dopo aprile ci potrà essere un congresso della «Rosa», anche perché — come fanno notare fonti socialiste — definire gli organismi dirigenti ora comporterebbe uno strapotere dello Sdi visto che il partito di Boselli conta su un certo numero di delegati, mentre i Radicali hanno semplicemente degli iscritti. Intanto domenica i socialisti ratificheranno il proprio sì alla «Rosa nel pugno» e, nei giorni successivi, verranno organizzate iniziative nelle piazze per far conoscere il nuovo soggetto. Sarà quella l'occasione anche per iniziare a raccogliere adesioni e firme obbligatorie visto che la lista correrà con un nuovo simbolo. Né i socialisti né i Radicali, comunque, si dicono preoccupati per questo, visto che il partito di Pannella ha una specializzazione nel campo dopo tutte le battaglie referendarie fatte e lo Sdi ha una buona organizzazione territoriale. E intanto già sabato anche la componente del Nuovo Psi che fa capo a Bobo Craxi potrebbe pronunciarsi per l'adesione al nuovo soggetto. Insomma, entro la settimana, tutto potrebbe essere definito. E la «Rosa nel pugno» potrebbe essere addirittura pronta a presentarsi al tavolo nell'Unione, che riunisce i propri vertici lunedì. Una prospettiva che di certo non piace a più di qualcuno nel centrosinistra. Nella Margherita, per esempio, se i prodiani sono favorevoli all'ingresso del nuovo soggetto e anche i mariniani (attivi al tempo dell'ospitalità e del 'patto tra abruzzesì Marini-Pannella) non chiudono, i rutelliani continuano a frenare. I Ds, invece, con Vannino Chiti, lasciano aperta la porta alla «Rosa« anche in vista di una prospettiva più ampia.

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