E stavolta, oltre a Sharon, vede anche Abu Mazen
In questo spirito il vicepremier e ministro degli Esteri Gianfranco Fini torna oggi e domani in Medio oriente per una visita in Israele e nei territori. In Medio Oriente Fini giunge nel pieno delle polemiche suscitate dalle parole contro Israele del presidente iraniano Ahnadinejad, parole «intollerabili e disgustose» secondo il vicepremier, il quale ha detto ieri che «tutta la comunità internazionale deve continuare a tenere una posizione di estrema fermezza». Fini avrà colloqui con le autorità israeliane (il primo ministro Ariel Sharon ed il ministro degli Esteri Silvan Shalom) e palestinesi (il presidente dell'Anp Abu Mazen, il vice primo ministro Nabil Shaat), che verteranno principalmente sul processo di pace, sulle tematiche regionali e sui rapporti bilaterali. Più in particolare con le autorità palestinesi Fini parlerà del processo di consolidamento dell'Anp. In Israele, dove incontrerà il premier Ariel Sharon e il ministro degli esteri Silvan Shalom, Fini confermerà l'appoggio alla politica di disimpegno avviata da Sharon per un obiettivo che preveda due stati che possano vivere in pace e sicurezza. I colloqui saranno dunque l'occasione per riconfermare il ruolo dell'Italia come interlocutore privilegiato delle due parti e ribadire il suo impegno per una pace giusta e duratura in Medio Oriente, fondata sulla visione di due Stati. Ma anche per sottolineare l'appoggio di Roma alla politica di disimpegno intrapresa da Sharon, auspicando che le due parti tornino al più presto al tavolo negoziale. Fini ribadirà poi il sostegno politico ed economico dell'Italia al governo di Abu Mazen in questa fase di difficile congiuntura interna e all'indomani del ritiro israeliano dalla Striscia di Gaza, nella prospettiva di migliorare le condizioni di sicurezza nei Territori e contribuire alla lotta contro il terrorismo. Ma avrà l'occasione anche per riaffermare il sostegno alle elezioni legislative di gennaio 2006 nei Territori, attraverso forme di assistenza tecnica e finanziaria, nonchè, più in generale, proseguire il sostegno economico all'Anp. La visita a Tel Aviv permetterà al titolare della Farnesina di toccare, nei suoi colloqui con le autorità israeliane, anche il tema della riforma del Consiglio di Sicurezza.