Ciampi ammonisce l'Unione «Tutti assieme contro la crisi»

È il testo del telegramma inviato dal capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi ai partecipanti della giornata mondiale del risparmio. Il presidente della Repubblica, insomma, torna a chiamare tutti a una maggiore responsabilità. Lo aveva fatto già altre volte. Parole alle quali ha fatto seguire anche fatti concreti, come la decurtazione delle dotazioni finanziarie date al Quirinale. Ma non è bastato. il centrosinistra da settimane continua ad armere di tutto contro la Manovra messa a punto dal governo per far fronte alla crisi. Dagli attori ai Comuni, passando per studenti e ricercatori. Ora Ciampi torna a chiedere a tutti uno sforzo comune. Subito si fa avanti Sandro Bondi, coordinatore di Forza Italia: «Il presidente Ciampi ha detto che ci sono segni di ripresa per l'economia, è vero, e questa legge finanziaria è buona perché sostiene, asseconda questi segni di ripresa». In merito al provvedimento, Bondi sottolinea che, «prevede degli interventi a favore delle imprese, delle famiglie che sono coerenti con il programma e i valori di questo governo». Ma il centrosinistra non ode richiami o ammonimenti. E continua ad attaccare. «Il Governo dica la verità sui conti pubblici e lo faccia nella sede istituzionale, e cioè il Parlamento», è il leit-motiv delle dichiarazioni dei leader dell'Unione. Che, con Enrico Letta, rilancia l'idea di un «commissariamento» della finanza pubblica italiana da parte degli organismi internazionali. Idea che comunque è vicina alla proposta di un'Alta Commissione sui conti pubblici che sarà discussa e votata la prossima settimana in Senato. «Il governo venga in Parlamento a dire esattamente qual è lo stato dei conti pubblici e come si intende affrontare una situazione così critica», dice il segretario Ds, Piero Fassino. «Non è mai accaduto - osserva - che il governo modifichi la legge Finanziaria, presentata in Parlamento, tre volte in un mese. Questo dà ai cittadini l'impressione di una navigazione a vista, senza bussola e senza strategia». Analoga la richiesta di Roberto Pinza della Margherita: «Gli aggiustamenti continui indicano che governo ha perso il controllo: Berlusconi riferisca immediatamente in aula». «Non possiamo continuare ad andare avanti - aggiunge - con un presidente del Consiglio che nasconde la verità e che dice cose talmente assurde a livello internazionale». Aspetto, quest'ultimo, sottolineato anche da Marco Rizzo (Pdci): «Dopo le dichiarazioni del premier sul deficit, siamo considerati lo zimbello d'Europa». Anche il leader della Cisl, Savino Pezzotta, esprime lo sconcerto e la richiesta di trasparenza al governo: «È arrivato il momento della correttezza - ha affermato - il Governo deve dire agli italiani qual è la situazione reale dei conti pubblici».