La Fiamma «marcia» su Roma, è già polemica

È vero che l'anniversario di un'altra marcia, più famosa, era ieri e non oggi, ma anche così qualche perplessità lo slogan la suscita. Luca Romagnoli, segretario del partito, invece ci scherza su e spiega che si tratta di un ammiccamento voluto ma senza alcuna voglia di accendere polemiche. «Il manifesto lo ha fatto il responsabile della comunicazione ma è solo uno slogan un po' giocato. Credo che nessuno possa pensare che sia una provocazione». Eppure qualche preoccupazione c'è per come potranno prenderla le frange più agitate dell'estrema sinistra. Preoccupazione che invece non sfiora minimamente Luca Romagnoli. «Penso invece che noi della Fiamma siamo apprezzati anche dai nostri nemici storici, perché facciamo politica veramente e perché abbiamo una grande attenzione al sociale». Ma il corteo, che partirà alle cinque da piazza Esedra e arriverà a piazza Santi Apostoli, allora a cosa servirà? «Iniziamo la campagna elettorale per le prossime elezioni politiche, ed è un modo per farci notare dall'opinione pubblica, visto che abbiamo pochissimo spazio sui mezzi di comunicazione». Per riassumere il programma della Fiamma — «siamo stati i primi a presentarlo a settembre» — Luca Romagnoli usa tre parole: identità, socialità, sovranità. «Riaffermiamo la nostra identità come missini, incentrando il nostro programma sul sociale. Sovranità invece vuol dire che rivendichiamo l'orgoglio di essere italiani. Devono venire prima i nostri diritti e poi le priorità dell'Europa». Alla manifestazione parteciperà solo la Fiamma, non gli altri partiti che formavano Alternativa Sociale, il Fronte Nazionale di Adriano Tilgher e Azione Sociale di Alessandra Mussolini. «Quell'alleanza è finita dopo le elezioni regionali, ora ognuno va per conto suo». Ma se non parteciperà alla «Marcia su Roma» di Luca Romagnoli, Alessandra Mussolini non è mancata ieri sera a palzzo Montalto a Civita Castellana alla manifestazione e alla cena di commemorazione della vera marcia di suo nonno Benito. E cene simili ci sono state ieri anche a Roma — una al ristorante «La Fattoria» a Prima Porta — mentre in un ristorante di Bagnaia, una frazione di Viterbo, si sono riuniti «i combattenti della Repubblica Sociale Italiana ed i camerati di Continuità Ideale». La manifestazione, come avviene ormai da anni, è stata organizzata da Alessandro Bordoni, probabilmente uno degli ultimi reduci della Rsi in provincia di Viterbo. Pa. Zap.