Ciampi interroga gli imprenditori «La ripresa comincia a esserci ma capiamo perché il Pil non sale»
Ad esempio, dice il capo dello Stato, in questo decennio il lavoro è diventato più flessibile, il numero degli occupati è aumentato, ma il Pil è rimasto al palo. Quindi, tira le conclusioni, abbiamo indici di produttività in diminuzione. «Come si spiega in termini economici? Occorre approfondire», dice alzando la testa dal foglio. Non è il solo punto che Ciampi solleva. Prima di chiedere politiche economiche più mirate, tiene a confermare che anche a lui risultano, finalmente, segnali di ripresa. La lunga notte è passata, afferma, e l'industria italiana ha resistito all'onda d'urto della globalizzazione che ha rischiato di travolgerla. Si deve alla creatività degli imprenditori, ai bassi tassi di interesse, ma - e qui alza di nuovo lo sguardo sugli ospiti della prima fila - soprattutto all'Euro che è «la diga che ci ha protetto anche dalle ripercussioni di crisi di importanti imprese e dai loro riflessi». La ripresa fa capolino, ma come consolidare la tendenza espansiva? Con più investimenti e soprattutto con più impegno, più coraggio e più preparazione, sostiene Ciampi. Quindi risorse alla formazione dei giovani, rilancio dei distretti industriali (un implicito riferimento a una norma della Legge Finanziaria), ma soprattutto prendendo bene la mira in politica economica. E qui un altro suggerimento, che ricalca quello dato durante la cerimonia dell'anno scorso (ma evidentemente rimasto inascoltato): non basta sostenere i consumi, occorre sostenere anche l'offerta, ovvero il rinnovamento degli impianti, delle macchine, delle attrezzature produttive. Senza quest'ultimo aspetto, l'effetto è quello di alimentare ancora le importazioni, ovvero incoraggiare il consumo di prodotti esteri. Come è possibile, chiede, visto che in molti settori i nostri marchi sono tra i più famosi del mondo? «Le nostre imprese devono riconquistare il consumatore italiano, con politiche di qualità di prezzo appropriate e con una distribuzione più efficiente».