La Vigilanza chiede il contratto di Celentano
In realtà l'audizione a San Macuto del presidente Rai, Claudio Petruccioli, e del direttore generale, Alfredo Meocci (accompagnati per l'occasione da tutti i consiglieri d'amministrazione), rischia seriamente di trasformarsi in bagarre. La relazione di Petruccioli al CdA sulle «dichiarazioni pubbliche dei dirigenti Rai» in merito al «caso Celentano» hanno riscaldato parecchio gli animi in viale Mazzini e a San Macuto. Una relazione «molto saggia» per Paolo Gentiloni, ma che ha messo sull'attenti sette alti dirigenti del servizio pubblico, indispettendo qualche consigliere in quota alla Cdl. Petruccioli e Meocci - a quanto si apprende - apriranno l'audizione con due relazioni. Subito dopo, però, inizierà il fuoco di fila dei commissari che non mancheranno di chiedere lumi proprio sulla normativa che regolamenta le eventuali esternazioni dei dirigenti di viale Mazzini. Altro tema scottante, poi, sarà il contratto firmato dalla Rai con Adriano Celentano per la trasmissione Rockpolitik nel dicembre del 2004: accordo che prevede una «totale libertà autorale» per il Molleggiato. Si parlerà poi, anche del piano digitale, in questi giorni al vaglio del consiglio, dei progetti per il palinsesto informativo, di reintegri, di epurati (o presunti tali). Poi c'è lo stato dell'arte dei conti Rai (e di quelli Sipra in particolare), soprattutto in vista del mancato aumento del canone anche per quest'anno. Molte pietanze, insomma. Anche troppe per un semplice «brindisi». Difficilmente i lavori si concluderanno oggi. «Abbiamo già chiesto - annuncia il capogruppo di An Alessio Butti - di tenere una finestra aperta giovedì». «Ho intenzione di chiedere chiarimenti - dice il capogruppo Ds in commissione, Giuseppe Giulietti - su tutte le circolari redatte dal responsabile del personale, Gianfranco Comanducci, per vietare a giornalisti, autori, scrittori di rilasciare dichiarazioni.