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Anche Sardegna e Puglia ora vogliono i soldi che ha ottenuto la Sicilia

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L'appetito l'ha stuzzicato il governatore della Sicilia, Salvatore Cuffaro, accaparrandosi un buon bottino dallo scorso Consiglio dei ministri. La sensazione, a dire il vero, è che il via libera del Consiglio dei ministri al federalismo fiscale in Sicilia - perché di questo, in sostanza, si tratta - abbia suscitato più gelosie che sostanziali reazioni politiche. E non solo nel fronte dell'opposizione, ma anche tra gli alleati della stessa Casa delle libertà, in particolare Forza Italia. Uno scenario per il quale lo stesso presidente della Regione Siciliana, Cuffaro, si dice «amareggiato», ma non intende scendere in polemica. Tuttavia afferma: «Evidentemente chi ha parlato non conosce a fondo il nostro Statuto. In Consiglio dei ministri la Sicilia non ha chiesto trattamenti di favore, ma solo quanto è previsto da uno Statuto che una classe dirigente, illuminata ben 60 anni fa, ebbe la forza di imporre alla costituenda Repubblica Italiana. Ricordo infatti - prosegue Cuffaro - che lo Statuto siciliano è parte integrante della Costituzione». Per la cronaca, è stato lo stesso Cuffaro a regalare a tutti i governatori della Regioni italiane una copia dello Statuto siciliano. E in tempi non sospetti. L'attuale buona intesa tra Cuffaro e il governo Berlusconi, come detto, sembrerebbe agitare anche autorevoli esponenti di Fi. A tal punto che lo stesso ministro dello Sviluppo, Gianfranco Micciché, tuona: «Se Cuffaro dovesse insistere nel suo proposito di dimettersi, non sarà più il candidato di Fi alla presidenza della Regione». Affermazione che non va giù al presidente dei senatori azzurri, Renato Schifani, che replica: «Penso che come sono stati confermati tutti i governatori uscenti della Casa delle libertà sarà riconfermato, come candidato alle prossime elezioni, anche Cuffaro». Il governatore dell'Isola, dal canto suo, sembra mostrare orecchie da mercante. Ribadisce di voler ritornare a governare la Sicilia. E per quanto riguarda gli alleati, conclude: «A gennaio ci confronteremo». L'ipotesi delle gelosie, infine, sembra trovare riscontro anche nelle parole di Raffaele Lombardo (Mpa) rivolte agli azzurri: «Mi sembra che non hanno digerito la battaglia e il successo di Cuffaro rispetto al ministro Tremonti costretto, finalmente, a ripiegare e restituire quanto dovuto ai siciliani». Staremo a vedere.

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