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Legge Finanziaria, la «carica» dei 3305

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Il maggior numero di emendamenti presentato dai Ds (740), subito dopo FI con 561 e Udc (386)

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000emendamenti alla Finanziaria 2003, quella dei primi condoni fiscali: questa volta i senatori hanno depositato alla comissione Bilancio di Palazzo Madama «solo» 3.305 emendamenti alla manovra, dei quali la metà a firma della maggioranza. I funzionari della commissione sono al lavoro per il riordino e la fascicolazione degli emendamenti che cominceranno ad essere illustrati e votati dalla Bilancio a partire da martedì 25 ottobre. La palma per il maggior numero di proposte correttive presentate va al gruppo dei Democratici di sinistra (740) ma subito dopo si piazza Forza Italia con 561 emendamenti, seguito dall'Udc (386) e da Alleanza nazionale (350); in coda, nella maggioranza, la Lega Nord con 167 emendamenti. I Verdi ne hanno presentati 266, la Margherita 260, 448 il gruppo Misto e 96 quello delle autonomie. Trenta sono poi le correzioni del relatore Antonio Azzollini (Fi), che è anche presidente dela commissione Bilancio, quasi tutti di natura tecnica, cioè correttivi dele piccole incongruenze del testo della Finanziaria. Uno solo di merito e riguarda i lavoratori marittimi che hanno svolto attività a contatto con l'amianto. «Mi riservo di presentare altri emendamenti solo dopo averli concordati con la maggioranza», ha precisato Azzollini. Uno, infine, è l'emendamento presentato dal governo. In attesa di conoscere il quadro completo delle richieste di modifiche e aggiunte sottoposte alla commissione, alcun elementi sembrano già emergere. L'Udc insiste con l'incremento della tassazione delle rendite finanziarie, malgrado la contrarietà espressa anche di recente dal governo e dal presidente del Consiglio in persona. Ivo Tarolli e Amedeo Ciccanti hanno presentato un proposta di innalzamento al 20% dell'aliquota sui titoli obbligazionari privati e sui dividendi azionari, dopo che due giorni fa un altro senatore Udc, Maurizio Eufemi, aveva proposto una correzione analoga al decreto fiscale, con l'innalzamento però al 18% dell'aliquota. L'aumento tra l'altro era stato proposto anche dal sottosegretario centrista all'Economia Michele Vietti. Su questo punto si potrebbe creare un'intesa fra l'Udc e l'opposizione che ha depositato emendamenti analoghi. L'Udc ripropone anche l'Alta Commissione per il monitoraggio della spesa, bocciata lo scorso anno. Per quel che riguarda le politiche a sostegno delle famiglie, i due senatori Udc propongono un sostegno contro il caro affitti alle famiglie con meno di 40 mila euro di reddito e un contributo per i genitori che iscrivono i figli a scuole private. Nessuna proposta di estensione del condono fiscale arriva da An: «purtroppo», aggiunge il senatore Roberto Salerno, da sempre sostenitore della necessità del provvedimento. L'emendamento, pur predisposto da Salerno, è stato bloccato dal partito. Depositati invece due emendamenti per la regolarizzazione previdenziale. La Lega Nord ha illustrato giorni fa i propri emendamenti: il più «chiacchierato», quello che impone una tassa di 50 euro per ogni rilascio o rinnovo di permesso di soggiorno degli extracomunitari. Inoltre riproposizione del bonus per il secondogenito. Sugli emendamenti per le politiche familiari si attende però il vertice di maggioranza di mercoledì prossimo. Quanto agli emendamenti dell'opposizione, circa una 30 sino quelli firmati dai capigruppo, su cui si concentrerà l'impegno dell'Unione.

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