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Finanziaria, conto più salato alle Regioni

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Ma il Governo prende tempo: «Non abbiamo ancora deciso nulla», dice il viceministro all'Economia, Giuseppe Vegas. Il livello d'allarme però resta alto così come i toni dello scontro con i Governatori che bocciano il comportamento del Governo come «inaccettabile». Un altro fronte caldo è quello dello spettacolo con il responsabile del dicastero competente, Rocco Buttiglione, che arriva addirittura a minacciare le dimissioni contro i tagli previsti dalla manovra al fondo unico per lo spettacolo. E tagli arrivano anche con la manovra bis appena varata dal Governo per contenere il deficit 2005: meno fondi sono previsti, ad esempio, per le olimpiadi invernali di Torino. I tecnici del servizio bilancio del Senato sollevano intento una serie di rilievi alla manovra soprattutto nella parte che riguarda il fondo anti-crac e sul taglio dell'1% del costo del lavoro, una delle norme portanti della Finanziaria 2006, che potrebbe pesare più del previsto sulle casse dello Stato. Ecco alcune novità della giornata sul fronte manovra. MENO TAGLI A COMUNI, CONTO PIÙ SALATO PER REGIONI — Non c'è ancora nulla di deciso ma il Governo ipotizzerebbe di rimodulare il tetto di spesa previsto per i comuni e le regioni. Ci sarebbero così meno tagli ai Comuni (dal 6,7% al 5,2%), ma il conto sarebbe più salato per le Regioni (i tagli in questo caso sarebbero in aumento dal 3,5% al 4,9%). Il pacchetto di correzioni, messo a punto martedì sera dai rappresentanti del Governo e degli enti locali della Cdl, prevederebbe anche di allargare la soglia di esclusione dal Patto di Stabilità interno ai Comuni fino a 5 mila abitanti (ora fino a 3.000), il che comporterebbe aggravi di spesa per 150 milioni di euro. Il viceministro Vegas però getta acqua sul fuoco: «non abbiamo ancora deciso assolutamente nulla». VENERDÌ NUOVO INCONTRO CDL SU FAMIGLIA — Domani mattina, a margine del Consiglio dei Ministri, ci sarà un nuovo round all'interno della Cdl per decidere come destinare gli 1,140 miliardi del fondo famiglia. SCIOPERANO LAVORATORI SPETTACOLO; BUTTIGLIONE MINACCIA DIMISSIONI — I lavoratori dello spettacolo proseguono la loro protesta e dopo la manifestazione dei giorni scorsi annunciano nuove manifestazioni contro i tagli al Fus. Il ministro Buttiglione invece annuncia che potrebbe dimettersi se i tagli non saranno ritirati. PARTE ITER SENATO, SABATO GLI EMENDAMENTI — La commissione Bilancio di Palazzo Madama, dopo la tornata di audizioni, inizia l'esame della manovra partendo dalla relazione di Antonio Azzollini (Fi), presidente della commissione e da ieri anche relatore della Finanziaria insieme ad Amedeo Ciccanti (Udc) relatore al Ddl Bilancio. Sabato alle 14 scade il termine per presentare gli emendamenti. I DUBBI DEI TECNICI DEL SENATO — Non sono chiari gli effetti finanziari del taglio dell'1% del costo del lavoro «con una conseguente possibile sottostima dela quantificazione». Sul fondo anticrac i tecnici del Senato lamentano «la mancanza di informazioni circa la stima delle risorse necessarie e sulle modalità e i tempi di attribuzione delle stesse». Sul fronte del contenimento della spesa dei ministeri, i tecnici del Senato spiegano come «la categoria dei consumi intermedi risulta già oggetto di numerose riduzioni». Tra l'altro — sottolineano — una riduzione ulteriore è prevista nella manovra correttiva varata giorni fa dal Governo. Per questo, «l'ulteriore razionalizzazione» fa intravedere «difficoltà circa la reale sostenibilità di tali ulteriori riduzioni». Infine si avanzano dubbi sulla «effettiva realizzabilità della misura» relativa all'autofinanziamento delle autorità e ci sono dubbi di sottostima per il Fondo per l'innovazione.

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