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Prove di «grande inciucio»

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Tuttavia le grandi prove per la convergenza verso il grande centro sono già cominciate. È accaduto nel corso della registrazione di «Porta a porta» di ieri sera che ha visto come protagonisti Clemente Mastella e Mario Baccini, ospiti di Bruno Vespa insieme al diessino Gavino Angius e al forzista Renato Schifani, che non hanno però voluto partecipare al gioco. Il primo ad aprire il «corteggiamento» è stato il leader dell'Udeur: «L'Udc — ha detto Mastella rivolgendosi a Baccini — rappresenta nell'altro schieramento quello che io rappresento nel centrosinistra. Penso che sia possibile costruire un grande centro pensando a De Gasperi e guardando a sinistra». Pronta la risposta positiva del ministro della Funzione Pubblica, secondo il quale «bisogna costruire un grande centro che dia le carte» anche per «dare cittadinanza a chi ha votato no alla fecondazione assistita, deve dare una risposta alla sinistra che sui valori ha fallito». La convergenza tra Mastella e Baccini è stata confermata anche in alcune analisi politiche. Entrambi, oltre che ovviamente nel plauso per il proporzionale, hanno infatti preso le distanze dal partito democratico proposto da Rutelli. Per Mastella «si fa un partito solo con chi ha le stesse tue idee, cosa che certamente non è tra Margherita e Ds». Per Baccini «va apprezzata la proposta di Rutelli ma probabilmente è solo una strategia politica per evitare l'accordo».

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