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«Il bipolarismo è morto per sempre»

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Il segretario del Nuovo Psi: «Il 2006 non diventi il bis del 1996»

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Parole di Gianni De Michelis a proposito del «bis» della sfida elettorale tra Berlusconi e Prodi. Il segretario nazionale del Nuovo Psi in un intervento pubblicato oggi dal quotidiano Libero scrive: «Qualcuno potrebbe notare una qualche contraddizione nel fatto che nel 2006 si confronteranno, per tentare di dare una risposta a questa domanda di cambiamento le due medesime personalità che già si confrontarono 10 anni fa e che non sono riuscite, nell'arco di un decennio, a corrispondere alle aspettative degli italiani». «Il risultato, significativo ed in parte inaspettato, delle primarie ed il successo della battaglia sulla riforma elettorale — osserva De Michelis — ha consolidato in modo irreversibile la leadership sia di Prodi che di Berlusconi, nei due rispettivi schieramenti. Gli italiani, quindi, saranno chiamati a votare dovendo tenere conto di una paradossale contraddizione, e cioè, da un lato del fatto che il bipolarismo che abbiamo più volte definito bastardo è per sempre superato e finito e dall'altro, però, che la partita verrà giocata apparentemente secondo lo schema di questo bipolarismo e, addirittura, attraverso il confronto diretto dei due leader che si sono contrapposti per oltre un decennio». «Anche un episodio di parte come quello delle primarie del centrosinistra ha avuto un significato più generale che rappresenta lo stato d'animo del paese che auspica una svolta rispetto ad una situazione di remissivo continuismo o di stanco galleggiamento che certo oggi tocca soprattutto la Casa delle Libertà in quanto al Governo, ma che riguarda anche l'azione inadeguata svolta a suo tempo dal centrosinistra, quando esso ha avuto la possibilità di offrire le risposte al Paese».

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