«La riforma elettorale fa bene all'economia»
Il vicepresidente dei senatori di Forza Italia e vicepresidente in Commissione Finanza e Tesoro al Senato, Giampiero Cantoni di Forza Italia mentre ci parla disegna su un foglio un triangolo che ha ai vertici i tre dati positivi di questi giorni per il governo. «Chiamamoli pure i tre miracoli di Berlusconi» corregge Cantoni. Produzione industriale per la seconda volta in andamento positivo, legge elettorale proporzionale, ritrovata compattezza della maggioranza. «Io li vedo come un viatico per le prossime elezioni». Non esagera con l'ottimismo? Si può davvero parlare di ripresa? «La produzione industriale aumenta, diminuisce la disoccupazione che è intorno al 7%, a livello più basso rispetto ai Paesi industrializzati dell'Unione europea, ce n'è abbastanza per dire che l'economia ha ripreso a marciare. Ci dobbiamo aspettare un recupero sull'incremento del pil». Insomma le previsioni della sinistra sono state smentite? «Il governo ha varato provvedimenti sulla competitività che incominciano a dare i frutti e riteniamo che nell'ultimo trimestre dell'anno e soprattutto nel primo trimestre del 2006 la tendenza positiva diventerà più marcata e continuativa. Sono state smentite le cassandre anche perché la fiducia delle imprese è aumentata a settembre per il quarto mese consecutivo e il portafoglio ordini è in significativo rialzo sia per le richieste del mercato interno che per l'export». Avete fatto delle previsioni di crescita del pil? «Si può stimare che l'aumento del pil si attesti intorno allo 0,5% nel terzo trimestre consolidando il dato di crescita del secondo trimestre. Con questo scenario anche i consumi avranno una ripresa». La legge che introduce il proporzionale è un altro gol messo a segno da Berlusconi. Sembra che la maggioranza ha ritrovato la compattezza dopo le inquietudini dell'Udc, o no? «Il voto sulla legge elettorale ha dimostrato che la maggioranza è compatta e che i momenti di tensione sono stati superati. Questo non potrà non avere ripercussioni positive sull'economia perché ridà ottimismo agli elettori e consente alla maggioranza di presentarsi all'appuntamento elettorale con le carte in regola». Non c'è il rischio che la riforma elettorale venga interpretata dagli elettori come un escamotage della maggioranza per accorciare le distanze con l'opposizione che sarebbe in vantaggio? «Non è così. La legge sul proporzionale approvata alla Camera è un primo passo avanti importante perché ha dimostrato che la maggioranza è unita per una legge altamente democratica e tiene conto delle esigenze di un cambiamento. La base fondamentale del proporzionale dà a chi ottiene più voti il premio per governare e quindi rispetta i desideri dell'elettorato che democraticamente esprime le sue preferenze. Il proporzionale rafforza la democrazia e quindi è una legge che rimette in carreggiata il bipolarismo. Le ultime proiezioni indicano un notevole aumento dei consensi per la Cdl e il proporzionale premia la coalizione che avrà candidati credibili, programmi e leader convincenti».