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Casini, Silvio e il galateo violato

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Quando si interviene in Aula a Montecitorio, si evita di chiamare per nome gli altri deputati. Si usa perciò l'espressione «onorevole collega». Ma martedì scorso proprio Pier Ferdinando Casini, presidente della Camera, è venuto meno alle regole di quel galateo non scritto». È l'inizio di un articolo pubblicato sul sito «Aprileonline.info» che racconta un particolare avvenuto in aula ma che non è stato pubblicato sui quotidiani, trovando spazio solo su «Blob» la trasmissione di Raitre. «In una fase concitata dell'aspro confronto sulle pregiudiziali presentate dal centrosinistra contro la riforma elettorale — si legge — nel tentativo di bloccare uno scambio di battute tra il premier e il deputato Dario Franceschini (Margherita) Casini si è rivolto a Berlusconi con un repentino «Silvio...», dopo aver usato altri modi per richiamarlo all'ordine. Quel «Silvio...», ovviamente, è finito su «Blob» che lo ha mandato in onda più volte. L'episodio, di conseguenza, non può essere cancellato come invece è avvenuto sul resoconto «sommario e stenografico» ufficiale della Camera dei deputati relativo alla seduta. di quello stesso stenografico si può infatti leggere: «Silvio Berlusconi (presidente del Consiglio dei ministri) E' falso (Commenti)!» . «Presidente. Onorevoli colleghi, non mi sembra che ci sia stato un gesto....» . «Dario Franceschini.... sono certo che il Capo dello Stato non firmerà mai». Insomma, quel «Silvio...» pronunciato da Casini non resterà agli atti (cioè alla storia) della Camera da lui presieduta».

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