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STUDIO BANKITALIA

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Enti locali, il debito aumenta dell'1,8% in un mese

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Il «rosso» consolidato delle amministrazioni pubbliche scende dal primato di 1.542,3 miliardi di giugno ai 1.529,4 di luglio, con un miglioramento di circa 13 miliardi di euro. Ma, leggendo tra le righe, si scopre che il debito di Regioni e Comuni è invece cresciuto in un solo mese dell'1,8%, aumentando da 80 a 81,4 miliardi di euro. A fotografare l'andamento del debito pubblico è il supplemento «Finanza Pubblica» al bollettino statistico alla Banca d'Italia. Dai dati emerge anche che le entrate tributarie di cassa nei primi otto mesi 2005, compresi quindi anche gli importi dell'autotassazione, mostrano un andamento piatto, un impercettibile +0,2%. Debito cala ma rimane alto: Come tradizione, il mese di luglio migliora i saldi dei conti pubblici e consente una riduzione del debito. Lo scorso anno era calato di 10 miliardi, quest'anno di circa 13. Il valore del debito (1.529,4 miliardi) rimane comunque tra i più alti: rispetto ad un anno fa, ai 1.469,7 miliardi del luglio 2004, l'incremento è del 4%. Sale debito Comuni-Regioni: Anche se in valore assoluto il debito degli enti locali è di poca entità, il trend dei conti di Regioni e Comuni è in controtendenza con il valore nazionale. A luglio il loro debito sale all'1,8% rispetto al mese precedente, salendo dagli 80 miliardi di giugno agli 81,4 di luglio. Il debito delle amministrazioni centrali è invece diminuito di circa 1 punto percentuale, da 1.462,2 a 1.447,9 miliardi. Il dettaglio degli enti locali mostra che, in un solo mese, l' incremento del debito è equamente distribuito tra i Comuni (che passano da 43,4 a 44,2 miliardi; +1,8%) e le Regioni (da 30,3 a 30,8 miliardi; +1,8%). Ancora più evidente è l'andamento in crescita se si confrontano i valori di quest'anno con quelli del luglio 2004: il debito comunale è lievitato di circa 4 miliardi, balzando in alto del 10,2%, quello delle Regioni è salito di 2,3 miliardi, segnando un progresso del 7,9%. Entrate fiscali ferme: Le entrate fiscali di cassa registrate dalla Banca d'Italia mostrano nei primi otto mesi dell'anno una preoccupante stagnazione. Tra gennaio e agosto in cassa sono finiti solo 439 milioni in più, raggiungendo quota 211.287 milioni rispetto ai 210.848 dello stesso periodo del 2004. L'incremento è solo dello 0,2%, nonostante il periodo considerato comprenda anche i versamenti relativi all'autotassazione di giugno e luglio.

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