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Mussolini: legge capestro Così ci vogliono fare fuori

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Ma non finisce qui, io non mi dò per vinta». Alessandra Mussolini, segretario di Alternativa Sociale è fuori di sé. In Transatlantico ha incrociato Ignazio La Russa, lo ha quasi trascinato da una parte per parlare a quattrocchi e, come è nel suo carattere, è sbottata. Gliene ha detto quattro su quella che considera una legge «capestro» fatta ad hoc per «ammazzare i piccoli», una legge «antidemocratica». Allora che vi siete detti con La Russa? «Niente che non possa dire anche a voi. Cioè che è una legge ricattatoria perchè ci trasforma in portatori d'acqua, di voti ma poi finiamo nel calderone di una delle due coalizioni ma senza avere nostri rappresentanti. Ma che siamo matti?» Insomma lo sbarramento al 2% è il vostro capestro? «Proprio così. Io capisco che bisogna fare leggi ad hoc, ed è quanto ho anche detto a La Russa, e io stessa sono per il proporzionale ma che senso ha lo sbarramento se si è dentro la coalizione? In questo caso è solo un modo per sfruttare i piccoli partiti, per traghettare voti ma senza poi darci la possibilità di avere dei rappresentanti. Con lo sbarramento del 2% le coalizioni si prendono i voti e a noi non danno deputati. L'accordo con la Cdl, facciamo l'ipotesi, può essere uno strumento per eleggere nostri deputati e senatori ma se ci mettete lo sbarramento al 2%, cosa volete, solo i nostri elettori? No così non va». Ma quale è l'alternativa? «Io l'ho sempre detto che bisogna rafforzare il bipolarismo ma in modo democratico. La logica sarebbe questa: stare dentro la coalizione, non essere costretti alla raccolta delle firme ma prendere deputati in base alla propria forza. Gli accordi si fanno per avere dei propri rappresentanti alla Camera e al Senato ma se questa prospettiva viene a mancare con lo sbarramento del 2%, allora perché dovrei fare un accordo?» Secondo lei c'è un disegno preciso per eliminare i piccoli partiti? «Altro che! Questa legge ha lo scopo di mettere nell'angolo le liste minori anzi peggio. Di sfruttarle per portare voti per poi metterle nell'angolo. E questa sarebbe democrazia? Ma io non ho alcun timore nel dire che nulla viene fatto a caso. Questa strategia ha un nome e un cognome». Ci dica quali. «Non mi tentate. Ci vogliono neutralizzare». Eppure Rotondi della Dc dice di essere tranquillo «Sbaglia. Se è sicuro di raggiungere il 2% dopo che alle elezioni regionali si è candidato in sei regioni mentre io in 14, buon per lui. Forse non si è fatto bene i calcoli. Piuttosto vorrei dire a chi nei sondaggi ci mette nella Cdl di non fare errori. Alternativa Sociale non sta nella Cdl e con questa legge proporzionale, questa legge truffa, i nostri voti non abbiamo intenzione di darli a nessuno». E allora che farete, buttate i vostri voti, vi ritirate dalla scena politica? «Io dico solo che la partita è aperta».

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