INCIUCI

Il leader della Margherita infatti entra ed esce per tutta la giornata dalla porta dalla quale per tradizione passano i deputati «della Cdl», scherza con Berlusconi, chiacchiera con Fini preccupato per il suo infortunio alla spalla e si confida con Bruno Tabacci dell'Udc. Prove di grande centro per il leader della Margherita? «Mica tanto grande però», si limita a rispondere Rutelli, che ieri è stato «beccato» da Berlusconi, con il braccio al collo all'entrata dell'Aula. Il premier, inciampato sui gradini dell'aula di Montecitorio e ancora zoppicante sorride e lo apostrofa scherzoso: «Spalla o coscia? Che ti è successo?» Rutelli ricambia chiedendogli della gamba e poi si salutano. Continua la chicchierata con Tabacci e poi tocca a Fini fare gli auguri al presidente Dl, dopo avergli chisto delucidazioni sulla sua spalla infortunata. Sembrano compagni di coalizione e invece sono gli avversari del giorno. Sulla legge elettorale infatti Rutelli è prudente: «La battaglia continua. Vediamo come va a finire, è presto per un giudizio. Lo darò alla fine». In compenso scherza sulle primarie: «Cambio giustificazione ogni volta per il mio braccio al collo: a chi dico che sono combinato così perché in realtà sono un kamikaze, ad altri che si tratta solo di una bombetta puzzolente o che mi sono ridotto così per le primarie....». Giu.Cer.