QUOTE ROSA
Dal 2011 non solo una donna su tre, ma una su due: nel meccanismo dell'alternanza di genere, dunque, in Parlamento un deputato su due dovrà essere donna. È quanto stabilirebbe il nuovo emendamento voluto dalle donne dalla Cdl che introduce l'applicazione delle quote rosa nella riforma elettorale. Su questo punto, a quanto si apprende, ci sarebbe stato l'accordo tra i leader del centrodestra. Il nuovo emendamento, sottoscritto da Isabella Bertolini (Fi), da Daniela Santanchè (An), Carolina Lussana (Lega), Erminia Mazzoni (Udc) e Patrizia Paoletti Tangheroni (Fi), sarà presentato lunedì in aula con la raccomandazione che il voto avvenga in modo palese per evitare che nel segreto dell'urna i colleghi maschi possano impallinarlo. Secondo le deputate della Cdl firmatarie dell'emendamento, la riforma elettorale rappresenta un'occasione da non perdere per poter inserire una norma che favorisca la rappresentanza femminile in Parlamento. Il tema è stato affrontato nel corso dell'incontro tra il premier Silvio Berlusconi ed il vice Gianfranco Fini a palazzo Chigi dopo il Consiglio dei ministri per parlare, secondo quanto si è appreso, di legge elettorale. Nel corso della riunione, alla quale ha partecipato anche il ministro per le Pari Opportunità Stefania Prestigiacomo, sarebbe stato fatto il punto sulle cosiddette quote rosa. In giornata è giunto a Palazzo Chigi anche il capogruppo di An alla Camera Ignazio La Russa per incontrare Fini.