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NON chiude la porta ma non dice sì, chiedendo di «poterci riflettere almeno una notte» prima di prendere ...

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Pippo Baudo prende tempo, ma non molto. «Entro domani (oggi ndr) scioglierò la "prognosi"», annuncia riferendosi alla proposta di una sua candidatura per l'Unione alla presidenza della Regione Siciliana. Gli «inviti» a scendere in campo sono arrivati direttamente da Romano Prodi e Francesco Rutelli, che Baudo ha incontrato ieri mattina nelle loro case romane. «Mi hanno detto le cose che mi attendevo mi dicessero e sono stato onorato dalle loro parole e richieste - dice il presentatore catanese - ma trovo molte difficoltà, e onestamente guardo a questa idea con molta preoccupazione». Anche perché, ricorda, non ha mai avuto «tanta attrazione per la politica», tanto da avere sempre rifiutato di candidarsi a sindaco di Catania, come più volte gli è stato chiesto. «Con Francesco - rivela Baudo - abbiamo avuto un incontro cordiale, tra amici. Ovviamente non è stato un colloquio ultimativo: la faccenda è talmente delicata che sarei un pazzo ad essere frettoloso. Ho spiegato a Rutelli che ho bisogno di riflettere: sarebbe un cambiamento epocale nella mia vita, e io ho già una certa età». Una richiesta inattesa quella arrivata al presentatore catanese, che confessa: «Ne ho viste tante, ma per la prima volta nella mia vita mi sento stordito». Se per Sergio D'Antoni (indicato come il vero ideatore della candidatura del Pippo nazionale) sarebbe «una novità eccellente», e per Franco Marini «un nome forte», l'ipotesi di una candidatura Baudo è commentata invece con distacco dai Ds.

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