IERI il Presidente della Repubblica ha consegnato le medaglie d'oro alle città di Omegna e Verbania per meriti resistenziali.
Eppure, c'è anche chi ha rifiutato il riconoscimento, perché la realtà, così come viene oggi raccontata, è «faziosa e fuorviante ed è tale da ingenerare confusione a chi non conosce le vicende accadute sul Lago Maggiore, facendo credere che anche i "bombardamenti" siano stati opera dei nazi-fascisti». Spiega Adriano Rebecchi, segretario provinciale del Movimento Nazionale Popolare del Verbano-Cusio-Ossola: «Nessun bombardamento sul lago, di nessun tipo, è mai stato fatto dai fascisti o dai tedeschi e le uniche vittime di bombardamenti e di spezzonamento aereo con bombe incendiarie sono state quelle provocate dagli aerei degli "alleati" anglo-americani, contro il battello "Genova", contro il battello "Milano" e contro il fabbricato rurale di Verbania detto "Il Cassinone" con decine di civili morti. Rifiutiamo pertanto queste medaglie d'oro perché le motivazioni ignorano totalmente il migliaio di fascisti o presunti tali uccisi, fucilati e massacrati prima e dopo il 25 aprile 1945».