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«I Comuni taglino 3 miliardi di sprechi»

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Tremonti: più risparmi e meno fiere del rospo. I sindaci riducano le consulenze non i bus

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Risponde sfoderando tutto il suo proverbiale sarcasmo, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti agli enti locali in rivolta contro i tagli ai trasferimenti inseriti nella Finanziaria. Una sforbiciata pari a 3,1 miliardi per gli enti locali: 1,1 per le Regioni e 2 miliardi per province e comuni, rispetto alle spese registrate nel conto economico degli enti predisposto dall'Istat per il 2004. La scure si abbatte sulle spese correnti, escluse quelle sociali. Nella relazione tecnica alla Finanziaria emerge che rispetto ai dati Istat 2004, la riduzione nel 2006 sarà, per le regioni, pari al 3,8% e per gli enti locali pari al 6,7%. Nel 2007 e 2008 la spesa regionale non potrà superare quella dell'anno precedente aumentata rispettivamente dello 0,4% e 2,5%. Quella degli enti locali non potrà superare per il 2007 la spesa corrente del 2006 ridotta dello 0,3% e per il 2008 quella del 2007 incrementata dell'1,9%. Cifre da lacrime e sangue, sostengono sindaci e governatori, ma per Tremonti sono invece solo un modo per disboscare gli sprechi, una sorta di «museo degli orrori». Il ministro, ospite di «Porta a Porta», dice che l'elenco sarebbe lungo: dalle spese «per i pipistrelli alle consulenze, dalla fiera del rospo al corso di tatuaggio». Tremonti chiama in causa quelle regioni che hanno addirittura degli «ambasciatori all'estero». «C'è un sindaco che se l'è presa con i cittadini e ha cominciato a dire che spegnerà i lampioni o taglierà i trasporti. Tagliasse piuttosto il suo staff - attacca Tremonti - Ci sono foto con la sua gioiosa macchina da guerra, con i consulenti che gli scrivono i discorsi. I suoi discorsi se li scrivesse da solo». Tremonti poi ribadisce che la Finanziaria «non è a danno di nessuno» ma vuole «incidere sulle cose inutili che fanno i Comuni». Nella Relazione tecnica alla manovra economica emerge anche un taglio alle indennità parlamentari e che il fondo alle famiglie è stato ridotto rispetto alle indicazioni iniziali. Me vediamo alcuni punti. Taglio degli stipendi ai politici — Il taglio allo stipendio dei politici comporterà un risparmio di 23,4 milioni. L'intervento comporterà un risparmio di 15,6 milioni dai parlamentari (e figure assimilate) e di 7,8 milioni per i consiglieri delle 15 regioni a statuto ordinario. Le somme così recuperate affluiranno per un periodo di 3 anni al Fondo nazionale per le politiche sociali. Fondo per le famiglie — È stato ridotto a 1,14 miliardi dagli 1,40 inizialmente ipotizzati. Indeducibilità delle minusvalenze — Indeducibilità delle minusvalenze realizzate su partecipazioni fino a concorrenza dei dividendi non tassati percepiti nei 24 mesi precedenti il realizzo. Da questa norma per il 2007 lo Stato conta di recuperare 350 milioni di euro e per l'anno successivo 200 milioni. Taglio spese pubblicità e auto blu — Il taglio delle spese di rappresentanza (convegni, pubblicità, ecc) e per l'acquisto e la gestione delle auto blu porterà un risparmio di 100 milioni. Taglio costo lavoro — Il costo del lavoro per le imprese sarà tagliato dell'1% e il valore nel 2006 sarà pari a 1,996 miliardi. La riduzione sarà di 2,4 miliardi (al netto delle imposte 1,5 mld) nel 2007 e di 2,5 miliardi nel 2008. Carta identità elettronica ora si paga — Chi la riceve dovrà pagare un importo pari almeno alle spese necessarie alla loro produzione e spedizione e ai costi per l'espletamento dei servizi connessi. Sgravi ristrutturazioni — Si prorogano al 2006 le agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie: detrazione del 36% a valere sull'Ire delle spese sostenute e Iva ridotta al 10% per l'acquisto dei materiali.

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