Anche Rutelli si schiera contro i radicali
Il presidente Dl: «Con loro si può fare un'alleanza elettorale, non un accordo politico»
E la sua posizione ha aperto un latro fronte «caldo» nell'Unione. Perchè socilaisti e radicali erano pronti a rintuzzare le perplessità dell'Udeur e di qualche esponente delal margherita ma non erto di un vecchio loro iscritto del calibro dell'ex sindaco di Roma. Che con marco pannella ha condiviso un gran pezzo di strada politica e soprattutto molte battaglie. Però ieri il presidente della Margherita ha spiegato, proprio ai microfoni di Radio Radicale che per lui ci sono le condizioni «per fare un'alleanza elettorale, ma non un accordo politico» con loro. «Mi pare — ha spiegato Rutelli — che i radicali abbiano scartato il centrodestra e che siano pronti a fare un'alleanza elettorale con il centrosinistra. Esprimo quindi un'opinione che dovrà essere poi soggetta ad un valutazione da parte della coalizione, con Prodi e con gli altri partiti: io penso — ha affermato — che se c'è da parte dei radicali questo doppio processo cioè da una parte la disponibilità non ad entrare nel centrosinistra ma a fare piuttosto un'alleanza elettorale con il centrosinistra, mentre si porta avanti un processo politico di collaborazione con i socialisti, sia dello Sdi, sia probabilmente del nuovo Psi, ciò deve essere confrontato in maniera molto laica e molto costruttiva con il centrosinistra, con l'Unione e con il suo programma». Parole che hanno fatto rizzare i capelli al presidente dello Sdi Enrico Boselli: «Non comprendo proprio con quali argomentazioni Francesco Rutelli chiuda la porta dell'Unione ai radicali, relegandoli ad alleati di serie B». «Il centrosinistra è, infatti, una coalizione plurale nella quale convivono identità diverse. Non mi sembra — ha osservato Boselli — che la Margherita abbia una distanza maggiore dalle posizioni dei radicali rispetto all'impostazione che Bertinotti ha dato alla sua campagna elettorale per le primarie». «In ogni caso l'Unione non si troverà di fronte ad una richiesta singola d'ingresso dei radicali. È infatti in corso la costruzione di un nuovo soggetto politico che — ha proseguito il presidente dello Sdi — si presenterà con una propria lista nella quota proporzionale, e che federerà lo Sdi, i radicali e il Nuovo Psi, se questo al suo Congresso sceglierà il centrosinistra». «È, comunque, del tutto evidente che una discriminazione dei radicali comporterebbe anche la retrocessione dello Sdi». A dare man forte a Rutelli è arrivato Rino Piscitello, anche lui esponente della Margherita. «La posizione espressa da Rutelli risulta ineccepibile alla luce di un semplice fatto. E cioè che non risulta a tutt'oggi che i radicali abbiano mai dichiarato di voler entrare nel centrosinistra». «Comunque non spetta a noi, né all'amico Boselli, ma all'insieme della coalizione una decisione chiara e definitiva su questa questione». «Perché ci sia questa risposta — ha aggiunto Piscitello — occorre però che venga una presa di posizione altrettanto chiara da parte dei radicali che, finora, ripeto, non hanno mai dichiarato di voler entrare nell' Unione».