Risparmio, riforma più lontana
Il Ddl è slittato ancora nel calendario dei lavori previsto dal Senato
Uno slittamento che mette a rischio l'approvazione entro la legislatura della tormentata legge sul risparmio, una riforma considerata urgente già tre anni fa, dopo l'esplosione degli scandali finanziari Cirio e Parmalat. Il relatore Maurizio Eufemi ha chiesto il contingentamento dei tempi dei lavori parlamentari, ma è comunque evidente che senza un accordo con l'opposizione, sempre impegnata nell'ostruzionismo contro la riforma della legge elettorale, non sarà possibile licenziare il provvedimento entro la prossima settimana. Ma l'opposizione, che pure mostrerebbe disponibilità pur di approvare la risparmio, considera una provocazione l'aver messo in calendario, prima della risparmio, il riordino degli atenei, provvedimento sul quale è per altro ventilata la richiesta di fiducia. Ma lo slittamento del Ddl sulla riforma del risparmio è dovuta probabilmente anche al fato che all'interno è prevista anche la riforma della Banca d'Italia. Un tema «scottante» sul quale il governo anche ieri ha ribadito di non poter spingersi oltre quello che è stato fatto fino a oggi. Ovvero sfiduciare Antonio Fazio. Ma Bankitalia è autonoma e solo il Governatore può decidere se e quando dimettersi. Domani si riunisce il consiglio di palazzo Koch, come ogni ultimo giovedì del mese. E quella potrebbe essere l'occasione per per i consiglieri di presentare un documento di critica a Fazio. Anche se è difficile che all'interno dei consiglieri prevalga una linea contro il Governatore.