Bertinotti «Il programma non è un elenco telefonico»
Quanto al programma dell'Unione deve puntare alla «svolta per il paese» e non può essere «un elenco telefonico, una lista di sole buone intenzioni». Chiudendo ieri la Festa di Liberazione al Palalottomatica il leader di Prc ha chiesto agli alleati di lavorare per una mobilitazione del paese per anticipare le elezioni. «Il governo Berlusconi deve essere cacciato — ha detto Bertinotti — con la legge oggi esistente, quella con la quale cinque anni fa ha vinto». Per Bertinotti la «cacciata di Berlusconi deve essere il trampolino di lancio per cominciare una nuova stagione politica nel nostro paese». Per il leader di Prc la sua candidatura alle primarie è un modo per chiedere un governo più impegnato a sinistra, che abbia come obiettivi prioritari l'abolizione della precarietà nel lavoro e la redistribuzione del reddito, introducendo una tassa patrimoniale dalla quale sia esclusa la prima casa ed aumentando il prelievo sulle rendite finanziarie. Un altro punto programmatico fondamentale per il nuovo governo del centrosinistra indicato da Bertinotti è stato la lotta all'evasione fiscale. Poi, sempre dal palco del Palalottomatica, il leader di Rifondazione ha spiegato che non punta a fare il vicepremier di Prodi, neanche se conquisterà il secondo posto alle primarie: «Le primarie sono come la maglia iridata, non si divide con nessuno». Tornando sul programma del centrosinistra, Bertinotti ha spiegato che uno dei primi compiti dell'Unione, appena andata al governo, sarà rilanciare la questione morale. In particolare il leader di Prc ha detto che bisogna dire basta «all'ampliamento degli incarichi retribuiti nella pubblica amministrazione e negli organi di rappresentanza politica». Secondo Bertinotti bisogna invece fare ampio ricorso al volontariato e soprattutto bisogna porre un «vincolo alle retribuzioni pubbliche, a partire da quelle dei parlamentari». A suo avviso si deve stabilire che questi stipendi non possono superare una certa entità, rispetto alla media dei salari. Secondo Bertinotti il programma dell'Unione sarà molto gravoso, perché dovrà porre rimedio alla «drammatica situazione in cui l'attuale governo ha posto il Paese». «Berlusconi sta andando convulsamente verso la fine. Il rischio è che siamo anche noi delle opposizioni a fare le spese di questo crollo». Tra le prime cose che l'Unione dovrà fare al governo Bertinotti ha indicato l'abolizione della legge 30 sul lavoro, della Bossi-Fini sull'immigrazione e la riforma Moratti della scuola. Per Bertinotti i primi cento giorni di governo «saranno fondamentali per determinare la qualità della svolta».